Aprile 2013

Il mio sonno è come un vento. Una mano con dita di fiato, unghie mietute dalla pelle Di una schiena, Di una guancia piena. Il mio sonno è nella delicatezza del sorriso Nel viso angusto della buona sorte Nelle crepe dei mattoni e nelle bestemmie Derise,  Masticate, Gettate in

Lei è venuta qui, Senza bussare, senza Suonare il campanello, Senza vestiti, senza Le gambe e  Senza nemmeno il cuore. E' venuta e noi, senza Accorgercene l'abbiamo Carezzata, Derisa, Ignorata, Poi abbiamo giocato un carico Quando era in terza Di briscole. Lei che a volte vince a punti, A volte Per abbandono. Ma non si fa vedere