Ringraziare chi colora il tuo tempo

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Ringraziare chi colora il tuo tempo

E’ tardi, non tardissimo ma tardi.
Dovrei, forse dovevo fare delle cose. Foss’anche solo pulire tre trote e buttare la spazzatura o mettere ad asciugare. Cose così. Però è una giornata un po’ faticosa, che conclude due giorni un po’ così, di piccoli conflitti.
Dopo che ti si rompe quasi tutto, dall’auto agli elettrodomestici più disparati, dopo che qualunque piccola cosa da fare sembra diventare una guerra contro la sfortuna e il caso avverso, dopo che quando dici Okay, mi riposo cinque minuti, arriva una cosa nuova che ti rovescia il tuo umore cattivo per renderlo pessimo e dopo che, da un po’ tua madre strega va dicendo che “Ci hanno stregato” e benché tu le dica “Ma bioparco, sei strega pure tu, e fai qualcosa no, fai un controstregamento” e quella te lo nega perché non sono cose che si fanno, e poi parte a elencarti tutti quelli che ha fatto morire e per dirti perché non lo farà mai più.
E insomma, in una giornata così, che alle streghe ci pensavi già, ti arriva anche la notizia che ci ha lasciati la Palazzolo e io, stanco o no, sono dispiaciuto, e questo post lo voglio proprio scrivere.
Okay, la conoscono in quattro gatti, fuori dal giro di certe letture, ma diciamo che io ci sono rimasto.
Non so quanti anni avesse, e non mi importa.
So che sul mio scaffale dei libri da restituire c’è Nel bosco di Aus.
So che quel libro mi è piaciuto tanto. So che l’ho finito in riva al mare, di notte, birramunito e molto, molto soddisfatto.
E so che ho letto molto, molto volentieri la trilogia, che mi sono fatto prendere da Mirta, dai sopramorti, dalla grande immensa storia d’amore che travalica la morte.
So che ho difeso quello stile, originale, per alcuni indigesto, ma per me sensato.
So che quando ho saputo, ovviamente via faccialibro, non sono riuscito a evitare di scrivere al Vampiro e a Silente, via sms, che era successo, perché sapevo che, loro come me, si sarebbero dispiaciuti.
Dispiaciuti, poi, chissà perché, uno potrebbe dire.
Non lo so.
Se andate sul post del Bosco di Aus c’è il commento con il link al suo faccialibro, in cui, molto ordinariamente, ringraziava per la recensione.
E fa piacere.
E non tanto per manie di Scrittori famosi che leggono il tuo blog, ma solo perché è piacevole, se fai una cosa, sapere che hai dato qualcosa indietro a chi ha dato a te, facendo la sua.
Insomma… Chiara Palazzolo mi sembrava una bella persona, solo così, da quello che scriveva e dalle interviste, e poi, in effetti, mi riesce difficile non pensarla in parte come Carla, quel personaggione, protagonista dell’ultimo libro, e mi riesce difficile non pensarla come una innovatrice. Alla fine, senza tante chiacchiere ma con una trilogia dai contenuti ottimi, ha scritto dell’horror italiano mescolando le carte classiche, zombi e vampiri, per creare la figura dei sopramorti, che potrebbe diventare archetipo con una certa sua originalità e che, con il film, probabilmente lo diventerà.
E quindi ecco, non è che domani mi cambia qualcosa, e non sono tipo da coccodrilli improvvisati, Semplicemente i quattro suoi libri che ho letto mi hanno dato parecchio e hanno dipinto il mio tempo di bei colori. Sono cose che restano, quindi, nel momento in cui questa cosa non potrà più accadere, mi sento di dire Grazie Chiara, da parte mia, del Vampiro, di Silente e anche da parte vostra, se vi va.
Ah, Il bosco di Aus, leggetelo, se vi capita. Vi farà bene.

Comments

  • 7 Agosto 2012

    Non ho mai letto niente di suo, proverò a leggere nel bosco di Aus.
    Dispiace.

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  • 7 Agosto 2012

    Ne ho scritto anch'io, perché non posso che ringraziarla proprio come dice tu…

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  • 8 Agosto 2012

    Non conoscevo Chiara Palazzolo, che le mie letture raramente battono i territori dell'orrore, ma da quel che ne scrivete tu e Simone mi sembra di essermi perso qualcosa.
    Per fortuna i libri restano.
    Vediamo cosa riesco a trovare…

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  • 8 Agosto 2012

    Dispiace molto, veramente molto.

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  • 8 Agosto 2012

    Neanche io ho letto nulla ma recuperò quello che tu e simone mi avete consigliato.

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  • 8 Agosto 2012

    Mi sono emozionata leggendo questo interessante articolo,credo che sia un degno omaggio a questa scrtitrice.Daniela V.

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