Marzo 2010

Ci tenevi a ricordarmiChe arlecchino era un demonioBiancaneve una puttanaE la vitaUna solaCi tenevi dentroLe tue veritàNelle paroleCi tenevi sulle spineA sanguinare a piedi nudiSgocciolando nel terreno la curiositàCi tenevi all'oscuroCome il fuoco spentoDi una lampadina bruciata

Okay, dai, lo ammetto. Per l'ennesima volta ho fatto come uno sfigato che è arrivato al rave clandestino e invece di buttarsi nella mischia è rimasto a ballare in disparte, al buio. Ovviamente mi riferisco a Minuti Contati di ieri

Guido con le mani tra le nuvoleAscolto canzoni di fedeE rimozioniCon un piede tengo a terra l'altroPerché il vento non mi porti a pascolare.Ma lui è furboHa gli occhi che si immergonoNel costatoMi guardaRideE brucia tutte le maniglie.