Invasione di pagliacci a Orvieto
No, tranquilli, non serve corriate a chiamare i vostri parenti in Umbria. Non sono pagliacci colorati quelli hanno messo in piedi il Fantasy Horror Award, con annesso il concorso Fantastique, per racconti horror, fantasy e fantastico. Li potete guardare tranquillamente con un
Vampe e suture
La pioggia ci ha risparmiatoIl silenzioE i bolloriHanno spento gli incendiE le candeleL'asfalto si è riempito le rugheDi polvereCuciti coi fili d'erbaI campi hanno fiutato il buioE lo terranno strettoFino al mattino
Disegnata
Hai legato le maniAlla luceUsando il filo della lamaCi siamo nutritiPer un po'Di buone azioniE labbra senza paroleSono stato ioA disegnartiUn giornoChe mi avevi prestato una matita
Tre libri minuscoli arrivati così**
Torno a dirvi che il web è strano, per certe cose.Vi parlo di tre libretti piccoli che ho letto. Tre libretti editi dalla Villaggio Maori Edizioni nel 2006. Costo all'epoca di un euro.Mission della casa editrice (all'epoca no-profit, ora non so)
Guizzi in una scheggia d'acqua dolce
Mi hanno rubato gli occhiE hanno pianto per meE i pesciGuizzavano e avevanoSete.E mentre marcivi in frettaMi sono tenuto le parolePer non sentireLe tueNon sia mai che mi sporchinoL'umore.E così solo alla fineMe li sono ripresiGli occhi.E non c'erano pesciMa
Ciao giò
Ma lo sai che è tutto il giorno che ci penso, giò.E non sapevo decidermi se scriverti o no due righe.Ché il web è una cosa strana.Una cosa che tipo non conosci uno e poi ti muore, come hai fatto
Destini da ingannare
Intoniamo note che abbiamo rubatoAgli strumentiChe non ci sono serviti.Godiamo dell'ammirazioneDei consigli ben datiDell'auto nuova.Vorremmo essere più magriAvere coloriDa sapere chiudere in valigia;Alberi per caseE fragole per dessert.Abbiamo bicchieri vuotiReti strappateDestini da ingannareA forza di bugie.
Nebbia sul mare
Sei come nebbia sul mareCiecaOndeggi e ti posiFalenaSulla cresta dell'onda Ti fai portare a rivaE per altri mariVoli via.
"Un sogno dentro a un sogno" di AAVV**
Questo libro l'ho letto a gennaio, durante le vacanze natalizie.E confesso che ve ne parlo perché lo voglio riporre
Porte, stanze, finestre
Le porte del tuo palazzoErano d'acquaLe finestre non stavano mai da soleI muri si preoccupavanoRughe e lacrime d'umiditàA declinare l'invito del tempoErano chiuseLe porte del tuo palazzoE i pesci neri guizzavano sugli stipitiA diramare anelliChe non riuscivano a sposareNemmeno i