Marzo 2010

Intoniamo note che abbiamo rubatoAgli strumentiChe non ci sono serviti.Godiamo dell'ammirazioneDei consigli ben datiDell'auto nuova.Vorremmo essere più magriAvere coloriDa sapere chiudere in valigia;Alberi per caseE fragole per dessert.Abbiamo bicchieri vuotiReti strappateDestini da ingannareA forza di bugie.

Le porte del tuo palazzoErano d'acquaLe finestre non stavano mai da soleI muri si preoccupavanoRughe e lacrime d'umiditàA declinare l'invito del tempoErano chiuseLe porte del tuo palazzoE i pesci neri guizzavano sugli stipitiA diramare anelliChe non riuscivano a sposareNemmeno i