Solletico
C'è un vento chiaroUn lume limpido sognatoDa chissà quale cuscinoE una piuma di freddoE' caduta dall'invernoE poggiata sull'asfaltoAccarezza le scarpe a ogni passoMa il solleticoCome le favoleHa sempre un cuore di pietraE un sorriso di velluto.
"Marlowe ti amo" di Frank Spada***
Quando Frank mi ha consegnato il suo primo romanzo, davanti a un caffè, in un bar fighetto del centro, a Udine, mi ha detto: "Questo è un libro che va letto, e poi, dopo un po', va riletto."Poi, forse vagamente
Ci vedono
Ci vedonoHanno le spalle intinte nel velenoFotografie sempre prontePer nascondere la facciaHanno vestiti nuoviFumo davanti gli occhiLabbra nei bicchieriE paroleRubate con un codiceA cinque cifreDalla bisaccia degli assassini.
Domanda e offerta
Trovami mille parole in un minutoE fanne unaCon la metà dei coloriFallo come hai fattoCon i gatti meccaniciAddestrati a leccare le stelleO i fiumiChe fanno da sciarpaAi monti.Non chiedo altroMa puoi chiedermi queste.
FUN COOL! – 4^ edizione: I RISULTATI
Basta!Non voglio farvi attendere oltre.L'ora della verità è arrivata e direi che è proprio il caso di regalarvi il momento che tutti attendete: LA CLASSIFICA FINALE DEL FUN COOL!Tanto per cominciare ecco il primo regalo per tutti voi.Lo avete già
Mi interrogavi sul freddo.
Mi interrogavi sul freddo.Io l'avevo nascosto in tascaLo strofinavoLo soffiavo in nuvoleMa continuavo a negareIndossavo gli occhialiPer non far scappareLe rughe,Cucivo bottoni sui calziniPerché i piedi non fuggisseroSenza di me.Ma tu non hai vistoLe risposteE mi hai creduto bugiardoE disarmatoSenza
FUN COOL – 4^ EDIZIONE: I GIURATI
Lo so che state aspettando fremebondi, lo so.E potete gioire, perché manca poco
Che non abbiamo salvato
Nel tempo che passa prendono corpo gli addiiSi costruiscono gli occhiImpastando polvereScricchiolii di giuntureCellule sporche di marcio e di pazzia.E le gambe,I piedi già nella nostra direzione,Sono abitudini intrecciateA dimenticanzeE cose poco importantiA cui abbiamo dato spazio.I passiMai domiSono le
Allevamenti
E' tardi per liberare i baciTienili pure nella scatolaTra i fiammiferi e le tue noccheCibali con quello che ti passa in menteDisarmali del guinzaglio e del veleno.Ricorda che i complimentiLi ho schiacciati uno a unoE quando non avevano formeLi crescevo
Punta a nord
Io che ho rubato le aliAlle rondiniPer lasciarle camminareNel fango.Io che ho gridatoFortePer riempire le stanzeDi finestre.Io che ho schiacciatoGli alberiPer farne tappeti.Tu che voliA piedi nudiTrafiggendo caseE castelliPunta a nordE non ti fermare più.