Premio IL MONTELLO – 2008

Forse.
Stavolta però devo fare il serio, sennò la Alessandra mi viene a prendere a calci da Montebelluna fino a Udine. 🙂
E devo fare il serio perché in questo periodo di vittorie e piazzamenti ho raggiunto il migliore risultato della mia breve carriera di scrittore esordiente: sono stato uno dei 5 finalisti al Premio IL MONTELLO.
Per farvi capire perché adesso, per almeno una settimana, me la posso tirare vi dico un paio di notizie flash sul concorso:
- Aveva un montepremi di 2mila euri per il vincitore e 5cento per gli altri 4 finalisti, in più regalavano cinque libri ai presenti alla premiazione. Questo significa 457 partecipanti, tra cui, sicuramente, molte vecchie volpi e penne molto più maliziose della mia.
- Era sponsorizzato da una moltitudine di enti e/o aziende tra cui alcune davvero apprezzabili per la loro visione della vita. A me sono piaciuti tantissimo, perosonalmente parlando, sia l’organizzatore primario del Premio, Danilo Zanetti, dell’omonima libreria e casa editrice di Montebelluna, nonché, (perché si vede che è uno che ci crede) sia il presidente della giuria, nonché scrittore, Franco Zizola, (perché è uno di quelli che sembra volersi prendere in giro e invece la sa molto più lunga di quel che vuol dare a vedere) e anche il personaggio che mi ha premiato, Alvise Amistani, che unendo vino e letteratura ha capito tutto della vita. 🙂
- Aveva una premiazione fighissima, con la giuria popolare seria che legge i racconti anonimi e vota anonimo in teca di vetro e lo spoglio fatto durante la serata, con tanto di risultati parziali per far venire il cag8 ai poveri autori come me, che in prima fila si sentono come un gatto sopra un albero (un pesce gatto, ovviamente).
- Alle premiazioni c’era anche l’Homo in Vitro, che è comunque arrivato tra i venti racconti degni di nota.
Insomma dai, posso tirarmela un po’, cari amici di blog. A proposito, sono arrivato secondo a parimerito con 20voti, mentre la prima signora Serena Castro di Trieste ne ha presi 23 e il racconto che era il mio preferito, almeno per l’incipit che è stato letto da due (ottime) lettrici durante la serata, è quello dell’autrice con un nome e cognome fighissimi: Maricla Di Dio Morgano, che scrive, per l’appunto, divinamente ed era al mio pari di voti. La giuria, per la cronaca, era di 77 votanti.
Inutile mettermi a discutere su chi è primo e chi è secondo, anche perché i cinque racconti se erano lì, erano tutti belli, e già il fatto che più o meno un giurato su quattro abbia preferito il mio è una gran bella soddisfazione. Anche perché, sia chiaro, io avevo partecipato perché regalavano i cinque libri e mi sembrava davvero un premio ambitissimo, figuriamoci essere tra i cinque.
Che poi, la soddisfazione più grande me l’ha data una giurata (presumo) che per un attimo mi si è seduta accanto e durante la lettura del mio pezzo ha fatto alla figlioletta “ssh, ascolta questo che è bellissimo”. Il che, visto anche che il mio era un racconto di tenerezza che metteva di fronte un grande-ancora-bambino con un bambino-già-grande, mi è sembrato molto bello, e molto tenero.
Inoltre, sono felice anche per un altra cosa. Il racconto “Francesco pettina la spiaggia”, che è uno dei 4-5 della mia produzione che a tutt’oggi salverei, è anche il racconto forse più rappresentativo. (Sì, lo so che siete spesso abituati a leggermi in versione horror noir et similia, ma i racconti che scrivo e piacciono anche a me sono quelli come questo, o come Piazza delle erbe).
Ok, dai. Basta tirarmela per oggi, che devo andare a lavorare e domani ci ho pure un esame. 🙂
Ah, a proposito di PdP, attualmente in finale sul sito del TifeoWeb, vi dico due news.
La prima news è una figata, potete ascoltare i racconti finalisti su questo sito di Prestalibro e e-book gratuiti.
L’altra non è una news ma una costatazione divertente/avvilente. La finale del Tifeo è purtroppo diventata cosa molto ridicola. Gli autori o amici degli autori hanno scoperto che basta sconnettersi e riconnettersi per votarsi a ripetizione e ormai il tutto è diventato farsa (il racconto della malefica elena supera in voti il totale voti dell’edizione dell’anno precedente) . Quindi non mi votate più che non serve, se voglio mi voto da solo. 🙂 Anzi, mi spiace se qualcuno è andato a leggermi e a votarmi, perdendo tempo. Scusatemi, non lo farò più. Spero almeno il racconto vi sia piaciuto. 🙂
Di divertente c’è che l’altro giorno ho beccato prima il tipo/a di Marenero e poi il tipo/a di La condanno ad essere libera (racconto favoloso se non altro per l’errore di grammatica già nel titolo) e quello di Anche Zorro va in vacanza, che si stavano autovotando (dubito nella casualità di un voto ogni trenta secondi per un quarto d’ora e più di filato) :). così prima mi sono messo a votare il loro concorrente più prossimo, e poi mi sono messo a votare loro stessi, il che ogni volta deve averli un pò spiazzati perché poi hanno smesso. 🙂
Ok
Questa settimana si torna a parlare di libri eh.
E muovetevi a partecipare al FUN COOL! che il 4luglio scade!
E DA DOMANI… BUON MESE DI LUGLIO A TUTTI!!!
Anonymous
Faccio il serio anche io:
tanto di cappello, pirl8… 😉
Ian
gelostellato
grazie caro. 🙂
Simone Corà
Ehi, a me avevi detto che c'erano solo russe che la regalavano, non hai parlato di libri gratis! :-p
Comunque bravo, davvero!
E la prossima volta, mascalzone, dimmelo prima, cioè non tre ore prima che inizi l'evento, che allora mi sarei organizzato! 🙂
gelostellato
sono poco propenso all'autopromozione.
e comunque i libri li davano agli autori
e tu non lo sei nemmeno quando scrivi qualcosa. Ahahahahahah
🙂
misterecho
ebbravo gelo. bravo davvero.
anche se mi riesce difficile pensarti serio…
🙂
Val
complimenti per questo (ennesimo) successo, davvero un periodo ricco di ispirazione e soddisfazioni! bravo
KICK
azz, bellissimo colpo, gelo! complimenti!! 😀
Vinch
Bravo bello. Io ho scoperto che la classifica dei venti esisteva davvero… segnalazione meno farlocca di quello che pensavo…
La prossima volta ci si organizza meglio, senza esami tra le palle e silente che inventa matrimoni…
Ah, non so come scaricare le foto dal cell, quando ci riesco te le mando.