Come si fa la tesina? – 1^ puntata

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Come si fa la tesina? – 1^ puntata

Ovvero, ma la devo fare, la tesina? O basta la mappa concettuale?
E soprattutto, che cos’è la mappa concettuale?

Ma voi lo sapete come si fa la tesina per la maturità?
Sì, lo so, lo so. È pieno il web di posti che rispondono a questa domanda, non sono mica scemo, son capace pure io di andare su Google. 🙂

Be’… aspettate. Magari pieno pieno proprio no, se mettendo su Google questa domanda siete arrivati proprio qui, sul blog di gelo. Ah… scusate, mi presento: mi chiamo Tesino!
Okay, non mi conoscete. Ma nemmeno io conosco voi, così siamo pari e possiamo andare avanti. No! Calmatevi! Tirate indietro quella sedia e smettetela di appannare il monitor! Non dovete prendere tutto alla lettera, sciocchini! Intendevo andare avanti col discorso… Vi dicevo, che la domanda che mi assilla è proprio questa: Ma come si fa la tesina per l’esame di Stato!?!? °_°
Anche se okay, devo ammettere che non è proprio così che mi pongo il quesito… sono un po’ più agitato, quando ci penso, anche perché non è che ci abbiano spiegato granché, a scuola.

Ma lasciamo perdere le mie colorite espressioni… piuttosto, se anche voi, come me, dovete sostenere l’Esame di Stato e non avete la più pallida idea di cosa sia la tesina da presentare all’orale… be’ ve lo dirò io! 😉
Cioè… lo scoprirò, e poi ve lo dirò. 🙂
Eh già, perché siccome quest’anno, a scuola, non sto facendo un cazzo studiando granché, ho deciso di impegnarmi almeno in questi ultimi mesi, a cominciare da questa stramaledetta importante tesina, di cui parlano tutti i miei compagni e che, ho sentito dire in giro, sia una cosa che serve per passare l’esame. ^_^
Dov’è che ve ne parlerò? Ma proprio qui, sul blog di gelostellato, a cominciare da… mmm datemi qualche minuto che devo fare una cosa importante e urgentissima e poi torno da voi.

Eccomi qua! Fatta! Sono pronto!
La prima cosa che mi sono chiesto, ovviamente, è:
Ma la tesina, cioè, voglio dire, ma… Ma la tesina la devo proprio fare? Non posso fare a meno? No perché Andreacarlo, uno della quinta B che dice di avere la media del 12, sostiene che non bisogna farla, che è ai prof dà fastidio, che devono correggere un sacco di roba e gli girano i ciglioni. Allora gli ho chiesto di spiegarsi meglio, ma ha saputo solo dirmi che i ciglioni sono delle grosse ciglia.
Così mi sono rivolto a mio cugino Carloroberto, quello che fa l’avvocato, o il carpentiere, non ricordo bene.
Ecco quel che mi ha detto:

Ma guarda, esimio cugino, l’art. 3, punto 1, della legge 1 dell’11 gennaio 2007, che poi faresti bene a leggerti tutta o quasi, dice che l’Esame di Stato “è finalizzato all’accertamento delle conoscenze e delle competenze acquisite nell’ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo e delle basi culturali generali, nonché delle capacità critiche del candidato”, cioè tu. Inoltre, se proseguiamo nella lettura dell’articolo, scopri che “Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso”.

E qui, ve lo dico subito, mi ero già rotto le palle distratto, e così gli ho chiesto di tagliare corto, ché lo devo sapere subito se devo fare la tesina o meno!

 Così mi ha detto che:

Il Ministero dice che “eventualmente” il colloquio può essere introdotto da un progetto del candidato o una sua ricerca impostata preferibilmente sotto forma di tesina e…

E quindi, teoricamente, potrei anche non farla!
Yeeeeeah!
Già mi vedevo, prode e fiero, a snocciolare davanti alla commissione la mia saggezza giustificatrice della mia pigrizia.

Ma poi il cugi mi ha fatto notare che il progetto di approfondimento è ideato per aiutare l’inizio del colloquio e favorire il candidato, cioè io, e insomma, alla fine mi dice: “Ma chi è quell’idiota che ha la possibilità di partire con un’interrogazione con argomenti a piacere e non ne approfitta?!
E quindi ho capito, la tesina s’ha da fare.
Ma ecco che quel maledetto quella gentil persona di mio cugino, mi saluta così:

E se per caso ti passasse per la testa di non fare la tesina, redigi per lo meno una mappa concettuale!

Ecco, mi risolve un problema e me ne crea un altro! E adesso? Che faccio? Tesina o mappa concettuale? Ma soprattutto… Che diavolo è una mappa concettuale?!
No, mi rifiuto di chiederlo a mio cugino carpentiere e vado subito da Giangiacomoantonio, lui che fa l’università ed è bravissimo, visto che passa gli esami prendendo tutti 18… praticamente il triplo della sufficienza!
Cosa mi ha risposto? Ecco qua:

Guarda, te la faccio facile, una mappa concettuale è una rappresentazione grafica (un disegno schematico, un quadro riassuntivo) di un ragionamento che abbiamo fatto e che vogliamo comunicare agli altri, evidenziando almeno tre aspetti:
a – l’oggetto del nostro ragionamento
b – i concetti che vogliamo evidenziare
c – il percorso del ragionamento e i legami fra i concetti espressi
Insomma, è un po’ come le mappe geografiche, solo che anziché i luoghi, per trovare il tuo tesoro, usi idee, conoscenze e concetti. Una stronzata, insomma! Ehi… Che faccia stai facendo? Guarda che non è difficile da capire!

Si parla bene lui, ma io mica ho capito una mazza, di quel che ha detto, e così gli chiedo un esempio, che ne so, qualcosa che mi aiuti a capire. 

Okay, mi fa, dimmi una cosa che ti piace molto! Be’… insomma, gli faccio, avvicinati che te la dico in un orecchio, ché mi vergogno un po’. E appena gliela dico, ecco che parte in quarta!
Ah, bene! LA FUGA! Questo sì che è un oggetto originale! Ti piace la fuga! Bene! Dunque, ammettiamo che questo sia il centro del tuo ragionamento, okay? Tu vuoi legare ed evidenziare alcuni concetti e nozioni che hai studiato nelle varie materie al concetto di Fuga. Che ne so… Italiano, avete fatto Pirandello, no? Il fu Mattia Pascal?

Faccio di sì con la testa, ma cerco di borbottare qualcosa per spiegargli che… ma niente, è in trip.

Ecco, in quel meraviglioso libro di Pirandello c’è una fuga, giusto? Una fuga fisica, reale, tipo quella di Fabrizio Corona, per capirci, ma poi c’è anche una fuga dalla realtà, dalle situazioni. Ecco, ti ho dato gli elementi che ti servono per avere sia l’argomento di Letteratura italiana (“Il fu Mattia Pascal di Pirandello”) sia il legame logico con il tuo oggetto di studi, ovvero l’idea pirandelliana di fuga materiale generata dalla casualità ma poi implementata dalla voglia di fuggire dalla propria vita, che evidente non gli piaceva.

Ho capito, ma faccio per dirgli che non è ciò che volevo, la fuga, ma lui non mi lascia nemmeno parlare… e io non sono così scemo da interromperlo, visto che finalmente, qualcosa sto capendo.

Non ti basta, come esempio? Matematica, dài! Li avete fatti i limiti, no? Ecco, hai presente il calcolo del limite per più infinito e meno infinito? Ecco, a volte trovi degli asintoti, e quella è una fuga della funzione, non trovi? Sì, sì, lo so che è una forzatura, ma insomma, tu chiamala interpretazione e il gioco è fatto. L’importante è collegare il tuo oggetto di studi in modo concettuale e sensato con un argomento del tuo programma di quinta. Quindi, in questo caso, il tuo argomento sarà “gli asintoti” e il legame con “la fuga” sarà l’idea di funzione matematica in fuga verso l’infinito. Dài, ora continua tu, con le altre materie. Se vuoi ti faccio anche uno schizzo…

Ecco, tieni, ora è affar tuo. In fin dei conti è a te che piace la fuga…

E chi glielo diceva adesso, a Giangiacomoantonio, che non era la fuga che mi interessava! Ma vabbè, almeno ci ho capito qualcosa. E per oggi direi che va bene così.
Ho capito che:

– La tesina non è obbligatoria, ma non presentarla è da idioti;
– Per sviluppare la tesina devo prima redigere una mappa concettuale;
– La mappa concettuale è un insieme di concetti, idee e conoscenze, presi dalle varie materie, legati a un argomento principale;
– L’oggetto del mio percorso di approfondimento non deve essere un argomento di una materia;
– È meglio se come oggetto di studio scelgo qualcosa che mi piace.

Bene! Mi appunto tutto e per adesso sono soddisfatto. Meglio cominciare a pensare a qualcosa che mi piace e che può essere collegato alle altre materie… La fuga non sarebbe male, anche se quello che volevo dire veramente era… la foga! :-/
Ma forse, una tesina sulla foga, non è poi ‘sto granché. 😀
Alla prossima puntata!
E mi raccomando, commentate, chiedete, condividete… Tesino è qui per voi.:)

___________
Qui per la 2^ puntata

Comments

  • 2 Febbraio 2013

    Bel racconto, mi inquietava un po' l'assenza di naso di Tesino ma, a quanto pare, anche la commissione ne è sprovvista. Quindi ok.
    Aspetto con ansia la puntata "Come incastrare la matematica nelle tesine più disparate".

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    • 2 Febbraio 2013

      finalmente un bel consiglio!
      ho già la risposta… NON NE HO IDEA! chiedetelo al prof!

      reply
    • 2 Febbraio 2013

      che risponderà mandandoti a quel paese dopo aver sentito il titolo della tesina: "Io e il mio cane viola"

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  • 2 Febbraio 2013

    suggerisco il calcolo dell'integrale del cane partendo da una foto, per poi, partendo da quello, determinarne la massa corporea e il peso. Non male, vero?

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