Gelati tagliati

Gelati tagliati

Vado avanti a leggere i miei haiku,
Sono quasi a pagina mille.
Erikah Badu cante per me il suo disco migliore,
Il primo.
Bevevo Lagavulin la prima volta che l’ascoltai, 
Davanti a quadri d’arte astratta,
Pagandoli 5000 lire;
Ora bevo ramandolo, fresco
E troppo dolce, per quest’ora del mattino.
Brucerò tre coccinelle mute
Dentro un coccio, 
Per allontanare zanzare e aria cattiva di ricordi.
Ho lavato i piatti e rotto un bicchiere,
che sembra aver dato più vetri
Di quanti ne contenesse.
Ho fatto a pezzi decine di gelati,
Allineati su una tovaglia nuova.
La vecchia,
Mal si adatta a un tavolo più piccolo,
Ma si può scrivere, leggere, disegnare
E costruire castelli di carte e brezze.

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