
"Pigmeo" di Chuck Palahniuk**(*)
Se non avete mai letto niente di Palahniuk cominciate da qualunque altro libro, ma NON da questo!
Ecco, ci tenevo a dirla subito, ‘sta cosa, a inizio post, perché poi si sa, voi vedete un immagine, cliccate, leggete una quarta di copertina senza leggere il post, lo comprate, lo leggete, non ce la fate vi imbufalite contro di me, costruite una bomba all’uranio impoverito e cetrioli andati a male e me la mettete dentro un ovetto kinder che getterete con indifferenza dentro il mio giardino… NO! voglio combattere questa cosa e ve l’ho detto subito.
Perché poi io ho predicato bene e razzolato male.
A gennaio, a un certo punto, nel marasma completo della mia vita, con lo stravolgimento dei miei tempi, non stavo più leggendo un cazz. Cioè… avevo iniziato tremilaquattrocentordici libri e non andavo avanti con nessuno.
Allora mi son detto: basta! li metto via tutti, e ne tengo sul comodino solo uno e vado avanti finché non l’ho finito!
Ecco…
non potevo scegliere libro peggiore di questo, benché sia uno tra gli autori che maggiormente stimo e che finora, bene o male, non mi hanno mai, ma mai mai deluso (Rabbia, La scimmia, Gang Bang). E nemmeno questo Pigmeo, mi ha deluso, a dirla tutta, ma devo essere obiettivo, gli intenti di Palahniuk con questo Pigmeo, benché buoni, io non li ho visti raggiunti.
Ci sarebbe tanto da dire e cercherò di dirla tutta, ma in breve, sennò poi voi andate subito a tirare i cetrioli fuori dal frigo…
A parte la copertina bruttissima… e a parte che ora, in questo momento, questo strade blu lo trovate a metà prezzo, vi dico di cosa parla.
Il protagonista è un bambino di tredici anni, che assieme ad altri bambini della sua età, e oggetto di uno dei tanti scambi culturali con gli USA e finisce, ospite, in una benpensantissima famiglia americana media di una cittadina americana media. Peccato che questi bambini non siano bambini normali, ma siano… terroristi! E non terroristi qualunque, ma addestratissimi, investiti di una missione che è quella di compiere un atto terroristico sublime, che devasterà il paese.
Voi direte… eh, ma il plot non è palahniukiano…. troppo banale, sa di già sentito… Sì, vero, effettivamente è tutto qua. Seguiremo le vicende di Pigmeo e dei suoi amici immersi nell’america demoniaca che gli è stato insegnato a disprezzare e distruggere. E allora dov’è l’idea? L’idea è di far raccontare la storia direttamente a Pigmeo, attraverso una serie di dispacci, di diario che non è un diario ma una relazione sul proprio operato, che mescola due cose: il gergo militare e il non sapere l’inglese (italiano).
Risultato? Inizialmente è irritante. Irritantissimo. Praticamente non capite un cazzo. Poi, piano piano, cominciate a entrare nella storia, non dovete mollare, dovete insistere… farete sempre meno fatica e man mano che l’azione si sostituisce alla descrizione la fruibilità della lettura aumenta.
Cominciate a divertirvi anche, quando Pigmeo usa il suo inglese imparato chissà dove per rivolgersi alle persone esterne… Vi cerco qualche esempio.
Ecco qua, Pigmeo che cerca di fare amicizia al ballo della scuola con le ragazzine americane della sua età:
Femmina mongoloide, con no arcata sopraorbitale, inclina verso dietro propria faccia così che mostra narici, apertura nasale verso questo agente. Mano di femmina solleva lunga treccia di proprio capello da sopra davanti di petto, scaglia capelli verso dietro propria spalla. Con narici allargate, femmina dice: «Sparisci, sgorbio».
Prossimo poi, questo agente approccia femmina negroide caratterizzata con cranio di forma mesocefalica, ampia apertura nasale e zigomo indietreggiato. Mano di operativo me estende, apre verso femmina. Questo agente dice: «Esemplare femminile, permette effettua danza di accoppiamento precedente generazione di embrione umano?».
Bocca di operativo me assicura che equipaggiato con adeguato cromosoma, così che non appesantisce società con cura di mostruosa prole deformata.
Rispettata femmina negroide modella bocca a scopo mostra disappunto. Ruota faccia verso lato, poi verso altro, ripete, così che testa significa “no”.
Prossimo poi, questo agente avanza vicino a femmina caucasoide contenente cranio con forma dolicocefalica, larga arcata sopraorbitale e zigomo indietreggiato. Piedi di operativo me radica immobile dentro distanza di respiro da faccia di femmina, questo agente mette proprie mani sopra fianchi, pugno piantato sopra entrambi cresta iliaca, dice: «Stimata Signora Poppe…». Dice: «Richiede di dimostra anatomia superiore a scopo riceve generoso deposito di seme maschile vivo».
Ecco, insomma… è tutto così. Ma proprio tutto, eh.
E se sono pezzi come questo vi mettete tranquillamente a ridere, perché in effetti, le figure di merda involontarie di Pigmeo sono fighissime.
Ma torniamo alla trama… cosa può succedere, in america, a un ragazzetto che è addestrato a uccidere quando viene stuzzicato dal primo teppistello? Ma è chiaro, lo picchia e lo incula!
E poi, quando questo impazzisce perché la cosa gli è piaciuta, e vuole fare una strage, il buon Pigmeo gli stacca la testa a calci! Evvai… il resto ve lo lascio immaginare: Pigmeo, da sfigato arabo quale era, diventa una star, un vip, uno osannato dagli States tutti, e rischia così, ovviamente, di mandare a monte il piano, anche perché si innamora, sì, di Sorella gatto, che poi è la figlia della famiglia che lo ospitano, che è tutto tranne che una tranquilla ragazzina tredicenne e fa cose che noi umani…
Non vi dico altro. La trama, io la promuovo.
Ci sono scene molto riuscite, a metà tra l’assurdo e il rocambolesco. Geniale quando Pigmeo vuole togliere l’occhio di vetro al capofamiglia che ha drogato, e altrettanto galattico il gran ballo de
lla scuola dove un combattimento di arti marziale viene fagocitato dalla stupidità dell’americano medio e un bagno di sangue diventa un bagno di folla.
lla scuola dove un combattimento di arti marziale viene fagocitato dalla stupidità dell’americano medio e un bagno di sangue diventa un bagno di folla.
E allora cos’è che boccio?
Due cose…
La prima è chiaramente il modo di esprimere questa lingua di pigmeo, che per quanto sia un’idea abbastanza classica (tradurre male per far ridere è roba da medioevo) e che poteva essere molto buona, non è stata ben usata. Io non so se è colpa del traduttore, siamo di fronte a uno di quei casi che entra nel filone Arancia Meccanica. Palahniuk cerca di inventarsi una lingua, e io non ho ne voglia nè tempo di andarmi a cercare la versione inglese per sapere come erano espresse espressioni come “operativo me” “prossimo poi” “Stesso attuale ora” o “a scopo cronaca”. Dopo un po’ le metabolizzate, ma nelle prime 50 pagg si fa, lo ammetto, un po’ fatica. La creazione di questa interlingua, quindi, per lo meno nella versione italiana, non è perfettamente riuscita, pur regalandoci alcuni momenti pregevoli. Questo però è un peccato veniale, nel senso che questa è l’idea fondamentale del libro e ci vuole coraggio a proporla e io non potrò mai criticare chi ha coraggio. Palahniuk può non piacere, ma di coraggio (e idee) ne ha da vendere.
La seconda cosa è invece diversa, e qui la mia vera critica.
Si vuole stigmatizzare i difetti degli americani, la middle class. Si vuole criticare, rendere macchietta, mostrare debolezze, schifezze e vergognosità della società americana media. La scelta? Estremizzare i luoghi comuni… Ecco per esempio il prete pedofilo che sembra diventare pedofilissimo quasi subito, o la perpetua bigotta che diventa assurdamente bigottissima, o la mamma sessualmente insoddisfatta che praticamente ha un vibratore tra le gambe a ogni pranzo e cena (ed è galattica la scena in cui Pigmeo ha bisogno di un paio di pile per la sua bomba e se le va a prendere lì)
Insomma… ha giocato sporco, Chuck. Perché è troppo facile criticare gli americani in questo modo: un’esagerazione di critica = nessuna critica. E anche la seconda tipologia di critica, quella al regime di Pigmeo, che si rivelerà crudelissimo e fascistissimo e nazistissimo (vedi le citazioni di dittatori su wikiquote, un piacevole surplus del libro) ma in fin dei conti cieco e sciocco, non è granché incisiva.
Insomma… l’aspetto critico, palesemente voluto, di questo testo, non punge, non incide.
Ma ci sono cose, però, che mi sono piaciute, questo non lo posso negare.
Il personaggio della Sorella Gatto, ma anche del Fratello Cane Maiale, sono molto riusciti, anche se soprattutto il primo è poco credibile (una spia che arriva a essere insensibile anche verso i suoi genitori). Mi è piaciuto molto il flashback dell’addestramento – crudelissimo – di questi piccoli terroristi, soprattutto sulla loro cultura (Pigmeo, per dire, è una sorta di genietto della chimica). E molto bello vedere Pigmeo che senza peli sulla lingua dice in faccia all’america quando fanno schifo, questo sì. E altrettanto bella la rappresentazione scolastica, grande presa per il culo dell’ONU tutta.
Concludiamo, dài, così posso riporre questo libro che è il più vecchio che avevo qua, di fianco.
Io, pur non essendone del tutto soddisfatto, sono molto contento di essermi letto questo Pigmeo, e se voi siete dei fan di Palahniuk, lo sarete allo stesso modo. Una cosa non è che ti deve piacere per forza, per essere contenti d’averla letta.
Poi vi dico che nonostante tutto, ammesso anche che schifiate il libro, due ghignate ve le fate.
E infine, ma questa è una mia idea, questo è un buon testo per lavorarci una sceneggiatura, con un filmetto che riuscirebbe benissimo, nelle mani di uno bravo. Una sorta di commedia noir… chissà, sarebbe figo.
Poi?
Niente, vi saluto con un altro estratto! Anzi, leggetevi il primo giorno di scuola di Pigmeo:
Inizia qui sesto resoconto di operativo me, agente numero 67, in partecipazione oggi a sessione iniziale di istruzione strutturata obbligatoria. Pubblica istituzione istruttiva **** Livello medio ****** Aula ******* Data: attuale ora. A scopo cronaca: impianti di istruzione americani dediti a umiliazione e distrugge di tutto autorispetto di gioventù indigena. Complotta a scopo degrada tutta dignità. Compiti, calibra a scopo distrugge tutta autostima.
In esempio: dentro lezione intitolata “Coro giovanile”, molto di potenziale gioventù brillante obbligo di canta canzone raffigurante smarrimento testa di operativo me. Canzone idiota, senso non presente. Dopo, canta di visitato arido paesaggio a bordo di equino non avente nome. Tutti studenti obbligo di, scelta non presente.
No animale piccolo a scopo sperimentazione. No accesso a nitroglicerina. Questo agente, in troppo di rispetto per insegnante, chiede: «Perché ingozza ingrassa teste con tanto di inutile arte e musica? No beneficio verso Stato!».
A scopo cronaca: quando istruttore americano presenta sé dentro porta di classe, studenti non alza e dice, in unisono uguale di come singola voce: «Buono giorno, molto stimato riverito educatore. Accetta, prego, nostra gratitudine per saggezza che tu somministra».Durante iniziale sessione dentro classe, istinto solleva eretto operativo me, bocca dice formula salutante, crea intero silenzio dentro classe. Istruttore guarda. Tutti studenti guarda questo agente.
Da fondo di classe, voce, voce di maschio dice: «Ma vaffanculo, Pigmeo».
Altra voce, femmina, dice: «Fai schifo, Pigmeo». Seguente, tutti fa risata.
Possibile che mano di operativo me scaglia matita appuntita, Dardo Volante di Istrice, zing-jab, accelerato giavellotto arpiona centro di fronte di studente, rende lesione di cervello; se sopravvissuto… vegetale.
A scopo cronaca: sorella gatto occupa stessa classe uguale di come operativo me. Sorella ospite emana odore con fumo di saldatura sciolta, dentro dito è punto di bruciato colore rosso, molto di lucida chiazza con pelle ustionata. Occhio di sorella gatto orlato con irritazione, canali di sangue ramifica visibile, ospite sorella infiamma con fumo avvelenato di saldatura.
Anche presente dentro “Coro giovanile”: stronzetto Trevor. Ulteriore, operativo Magda.
In altre stanze, corridoio, luogo a scopo cibo di mezza giornata, occhi di operativo me intercetta Tibor, Mang, Chernok, Tanek, Otto e Vaky: tutti agenti tenta di scuote da testa parola testuale di canzone idiota, infetto inutile linguaggio di corrotta poesia occidentale. Sterile poesia e musica di americano non celebra sacrificio durante tutta vita a scopo preserva Stato. Non proclama magnifico futuro con luminosa arma nucleare, abbondante grano e magnifica fabbrica. No. Invece, grande parte di canzone americana solo autorizza di intraprende azione prematura a scopo riproduzione, da permesso perché mescola uovo e seme di compagno casuale sopra panca imbottita dentro dietro di automob
ile.
Chiudo dicendomi da solo che ho scritto proprio un bel post e che se volete il libro a metà prezzo (ora) è qui: Pigmeo – Chuck Palahniuk
Riccardo Sartori
Sì, hai scritto un bel post, e il libro potrebbe anche essere accattivante, pur non avendo io letto nulla di detto autore.
Ma il linguaggio… ecco, credo avrebbe effetti devastanti su di me. Per ora, almeno.
Crosti, ci ho messo mezz'ora a interpretare il primo giorno di scuola! 😀
Se dovessi cominciare da qualcosa, che libro mi consiglieresti?
gelo stellato
Non è che sia una domanda facile, ma ti direi:
– no fight club, se hai già visto il film. Se non hai visto il film invece sì.
– invisible monsters, che è il primo, scritto, e secondo me ti regala sempre un "ohhh" di meraviglia.
– soffocare, che è bello e anche molto rappresentativo di un certo tipo di libri di chuck.
Da evitare per iniziare, i saggi, che si apprezzano meglio se lo si conosce un po' (la scimmia pensa, la scimmia fa e Portland Souvenir)
Buono per iniziare, anche se piuttosto forte ma con un'idea genialissima, Gang Bang.
Particolari, ma riusciti, libri come Rabbia e anche Diary.
Da ponderare un libro controverso, come CAvie, che ha cose sublimi, dentro, e idee idee e idee, ma forse non è stato gestito benissimo (come maneggiare una bomba) e ci vuole stomaco.
Riccardo Sartori
Ne avevo chiesto uno! 😀
Vabbè, dai, deciderò quando avrò finito i libri affastellati sul comodino.
Grazie, intanto. Poi, se mi sarà piaciuto qualcosa, tornerò a ringraziare di nuovo.
Abstract
Ciao, ti nomino per il Liebster Award
http://suonidalsole.blogspot.it/2013/04/raccogliere-la-sfida-liebster-blog-award.html
Ciao
gelo stellato
AAAAAHHHH!
sono stato nominato!
cazz… adesso mi massacreranno al televoto!
e a parte gli scherzi, mica lo conoscevo, il tuo blog! grazie due volte!!! 😀
Anonimo
Ho appena finito Gang Bang… Avevo deciso basta Palahniuk per un po', ma mi hai fatto venire voglia di buttarmi su questo!
gelo stellato
be', gang bang ti sarà piaciuto, immagino. per certi versi l'ho trovato geniale. Certo… questo è un'altra cosa: tu ti vuoi male 😀
Roberto Bommarito
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Roberto Bommarito
avevo letto qualche estratto della versione originale in inglese. l'originale ha un certo stile, che funziona per quanto non sia estremamente accessibile. nella traduzione lo stile si perde. la parte che hai incluso nel post devo dire che è quasi illeggibile senza un pacchetto di aspirina 😛
gelo stellato
ma dopo un po' ti fai le ossa, comunque anche io sospettavo che in inglese avesse un altro piglio, benché anche lì poco fruibile… ma nonostante questo, mi basta, ho già dato 🙂
Cinzia
Sì, Palahniuk mi piace molto, salvo le interminabili wikipippe di cui infarcisce i romanzi (a volte mi chiedo se lo faccia perché lo pagano a cartella, eheheh).
Comunque l'ho ordinato e ora aspetto che arrivi a casa… Ti farò sapere!
gelo stellato
addirittura! ma no, dai, io le ultrapippe non le trovo così ultra, e poi, mi ripaga con le idee, e spesso mi ha fatto fare "ooohhh" e quindi, perdono volentieri… anche questo, tra l'altro, l'ho già perdonato 🙂
Fammi sapere va, magari senza mandarmi sicari, eh. 🙂
Cinzia
Sì, infatti il motivo per cui i suoi libri mi piacciono molto sono le trame originali e sopra le righe e il tocco di ironia malata che ci mette. Però dai, dopo Survivor potevo farmi assumere da Mastro Lindo in persona per quante cazzate avevo imparato sulla pulizia…
Credo che alcune pippe diano colore ai personaggi, mentre altre siano francamente eccessive. Comunque gli volglio bene lo stesso.
I sicari li tengo da parte per quando consiglierai qualcosa di davvero orrendo, per ora dormi tranquillo!
gelo stellato
🙂 evvai, sono salvo! 🙂
Cinzia
Arrivato in settimana e letto ieri.
L'impressione generale è del tutto positiva: la strana lingua di Pigmeo (per quanto sia espediente abusato) dà colore e non mi ha affatto intralciato la lettura, neppure all'inizio. Forse perché avendo letto la recensione sapevo cosa aspettarmi.
L'unico punto davvero debole è secondo me il finale, un po' affrettato e soprattutto troppo buonista. Ma non volgio spoilerare quindi non approfondisco.
Comunque la lettura mi ha divertito molto per 99% del tempo (che è poi quello che cerco da un libro) quindi per quanto mi riguarda è promosso a (quasi) pieni voti.
Grazie della segnalazione!
gelo stellato
beh, mi fa piacere… e comunque sì, secondo me un po', sapere cosa ti aspetti, aiuta. 🙂 comunque il finale sì, troppo buonista… ma sono tempi duri anche per gli yankee, e un finale crudo… beh, magari gli facevano pena anche a lui 😀