Il mio disco dell'anno

Il mio disco dell'anno

Ok, ok, forse mi direte che mi sono fatto prendere da un facile entusiasmo.
Può essere, lo ammetto.
Ma il fatto è che più ascolto questo disco e più credo di non sbagliare.
“A sangue freddo” de “Il teatro degli orrori” sarà il mio disco dell’anno!
Non riesco a trovargli dei difetti, non riesco a trovargli delle mancanze.
C’è il rock, puro, purissimo, in spirito e musica.
C’è poesia, evocazione, mescolanze, rabbia, cura, voglia, furore, tenerezza.
E’ uno di quei dischi da cui affiora una frase ogni tanto, come un pesce che schizza fuori dall’acqua e lancia un bagliore, un riflesso, una goccia di consapevolezza che ti può cambiare l’umore, la giornata o che ne so, forse la vita.

Comunque andiamo per ordine e cerchiamo di essere brevi. Io non sono uno di quelli che conosceva gli One Dimentional Man e quindi non posso tirarmela dicendo che li conoscevo da quella volta che… blablabla.
Li ho ascoltati con “L’impero delle tenebre” ma ne sono rimasto affascinato, ma non esaltato.
Con questo disco invece…
Mi hanno fatto provare quei brividi che da anni, dico, da anni non provo per la musica italica.

Robe che neanche dai tempi dei primi Marlene o dei vecchi Litfibi… robe da ricordarsi gli echi migliori dei Diaframma o dei Csi… insomma, il recupero di quel che di buono ci è stato lasciato da chi davvero ha provato a dare espressione alla lingua italiana, esprimendo in forma canzone parole, musica e concetti.
Comunque vediamo di liquidare subito la fase link e embeddamenti vari.
Qui per il loro myspace dove potete ascoltare alcune songs del disco, qui invece il sito ufficiale, dove vi consiglio una lettura dei testi; ed ecco qui sotto il video del primo singolo, “A sangue freddo” dedicato a Ken Saro Wiwa:

Tanto perché non resti un mistero vi copio anche il testo subito qui, così voi adesso potete riascoltarvi il pezzo (e non dite che non spacca, perché questo pezzo spacca di brutto) e canticchiare. 🙂

Non ti ricordi di Ken Saro Wiwa? / il poeta nigeriano /un eroe dei nostri tempi 
non ti ricordi di Ken Saro Wiwa? / perché troppo ha amato / l’hanno ammazzato davanti a tutti
bugiardi dentro, fuori assassini / vigliacchi in divisa, generazioni intere
ingannate per sempre / A SANGUE FREDDO
Ken Saro Wiwa è morto / evviva Ken Saro Wiwa
non è il tetto che perde, non sono le zanzare
non è il cibo meschino: non basterebbe a un cane
non è il nulla del giorno che piano sprofonda
nel vuoto della notte. Sono le menzogne!
che ti rodono l’anima. In agguato, come sempre
la paura di morire
[rit]
io non mi arrendo, mi avrete soltanto /con un colpo alle spalle
io non dimentico, e non mi arrendo. Io non mi arrendo
è nell’indifferenza che un uomo / un uomo vero, muore davvero
quanto grande è il cuore di Ken Saro Wiwa
forse l’Africa intera. Il nulla del giorno / sprofonda piano nel vuoto della notte
avete ucciso Wiwa! Ladri in limousine / che Dio vi maledica
pagherete tutto pagherete caro

Poi che altro… ah sì
Il resto del disco che è splendido… Ma non posso stare qui a parlarvene.
Vi dico solo alcune delle cose che a me piacciono tanto:
  • Direzioni diverse” pezzo in collaborazione con i Bloody Beetroots, con una base in 4/4 che è come un disco dance domato prima da un basso a dir poco incessante, poi da una ragnatela di chitarre, e poi da archi e con la voce del Capovilla a dir poco evocativa.
  • Mai dire mai” con la sua amara ironia
  • Il padre nostro, che da preghiera passa a maledizione, con un crescendo rabbioso che non vi può lasciar indifferenti
  • Lo specchio di un popolo, di una generazione o dell’intera umanità disegnato in “E’ colpa mia” che se la traducete in inglese con un vocabolario base vi esce una canzone dei placebo, ma che cantata con quel testo e con quell’intensità è tutta un’altra cosa… davvero tutta un’altra cosa.
Ok, la smetto, il post è già troppo lungo, ma il disco si meritava e si merita attenzione. Si merita orecchie allenate e da allenare, si merita, se ve lo scaricate, che andiate ai concerti e gli comprate la maglietta. Se ancora non siete convinti vi lascio qualche altro sprazzo di testi.

Da “Padre Nostro”:
[…]
non mi indurre in tentazione
ma liberami dal male
liberami dal male
dal male
dal male e dalla malinconia
LIBERAMI
dal malaugurio
dai maldicenti
dagli ipocriti
dagli ignoranti
da questa congerie magari di uomini abbienti e miseri
il prossimo il remoto il passato il futuro
non sono più niente
non soltanto i terremoti
ma le guerre e le ingiustizie
il languore della fame. Come se fosse giusto
come se niente fosse. E i dispersi in mare
e gli innocenti in galera e la fatica
il dolore e ancora la fame
come se niente fosse
come se fosse giusto
non soltanto Dio non governa il mondo

Da “E’ colpa mia”
è colpa mia
se siamo diventati indifferenti
più poveri più tristi
e meno intelligenti
è colpa mia
che non mi curo delle tue speranze
forse perché delle idee
non so più che farne
è colpa mia
non ci avevo mai pensato
è colpa mia
non presto mai troppa attenzione
è colpa mia
perché non prendo posizione
è colpa mia
mi crolla il mondo addosso
se ci penso
non me ne frega niente
è colpa mia
ho aperto gli occhi all’improvviso
e ho visto te
e nessuna spiegazione
soltanto quando è troppo tardi
ti ricordi ch’è tutto vero

Da “La vita è breve
la vita è breve
quando meno te l’aspetti
ti abbandona e ti lascia li
ma che cos’è l’amore in confronto
la vita è breve
liberarti da ogni pensiero
non è forse ciò
che hai sempre sognato
ho un’ amore immenso io
lo porterò via con me
lo lascerò in un prato verde
o lo nascondo in fondo alla statale
fra la sventura e il nulla
ho scelto te
voglio imparare a leggere
dentro ai tuoi occhi neri
voglio lasciare un segno
profondo e forte nel tuo cuore
non ti darò né il modo né il tempo
di andartene seccata come al solito
ti troveranno solo
quando sarà troppo tardi

Comments

  • 17 Novembre 2009

    Sai quale può essere il difetto (che per me tale non è, sia chiaro, ma alcuni potrebbero sollevare la questione)?

    Che l'intero disco, anzi, l'intero progetto è troppo studiato, supercalcolato, attentamente pianificato.

    A parte questo gran bel disco anche per me, insieme agli Zu sono fra i pochi che possiamo portare all'estero senza vergognarci…

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  • 17 Novembre 2009

    Sì sì verissimo
    prendi la stessa "Direzioni diverse"
    Leggevo in giro ieri e almeno in due o tre parti si magnificava questa canzone
    che non a caso è quella più piaciona,
    con quell'estro da "io uso l'elettronica figa, quella di quelli fighi"
    Che poi figa quell'elettronica lo è veramente, ma è fatta in modo tale da arrivare all'uomo medio
    o addirittura al ragazzino medio

    In ogni caso questo pettinare i pezzi non lo vedo come difetto
    anzi
    se riescono a entrare negli ipod
    porcozio
    hanno il mio plauso e la mia ammirazione
    e poi che diamine
    anche a me piacciono i dischi che non li devi per forza ascoltare in cuffia davanti a un mare rosso di tramonto invernale con l'imbrunire che incalza faticando a scacciare la sera per poterli apprezzare.

    Quindi va benissimo così
    E che invadano gli ipodde e che facciano crescere le coscienze
    almeno di qualche millimetro!

    reply
  • 17 Novembre 2009

    Sono totalmente d'accordo.

    Secondo me la musica, per quanto riguarda lo sdoganare certi tipi di suoni, modi e attitudini alla "grande massa" è anni luce avanti rispetto a letteratura e cinema, ed è cosa molto importante.

    reply
  • 17 Novembre 2009

    Vorrei averlo anch'io un mio disco dell'anno 🙁
    E' stato l'anno delle delusioni, delle grandi aspettative e delle grandi delusioni!

    Vabbè, ti copierò.

    reply
  • gelostellato
    17 Novembre 2009

    Ti piacerà
    Io so che ti piacerà
    E ti piacerà tanto

    reply
  • 17 Novembre 2009

    Forse te l'avevo già detto da qualche parte o forse no, chi si ricorda, cmq li ho ascoltati e poi visti dal vivo qualche tempo fa, e abbastanza prevenuto anche, perché gli one dimensional man, bah, mai piaciuti ma proprio mai, ma il teatro degli orrori spaccano, ma tanto, cazzo, e poi dal vivo fanno le cose fighe che piacciono a me, tipo distorsioni infinite, code lunghe chilometri, improvvisazioni e blablabla.

    Per riassumere, questo disco non mi scappa.

    reply
  • 18 Novembre 2009

    Simone Spammone.

    O Simone,
    che Spammone,
    in ogni sito
    tu metti il dito
    di tua nequizia
    fai sì notizia
    piuttosto mi mangio
    una liquirizia

    reply
  • 18 Novembre 2009

    O Simone,
    Gran Spammone,
    di blog in blog
    tu porti fog
    la tua non-arguzia
    già ti ringrazia
    e in più abbondi
    di non furbizia!

    reply
  • 19 Novembre 2009

    Be' Gelo ne approffito per dirti che, visto che mi hai suggerito bene con Humbug degli Artic Monkeys (al terzo ascolto mi sono innamorato dell'album) ascolterò anche questi ragazzacci.
    Devo cominciare a dare fiducia alla musica giovine che io ascolto ancora solo i Deep Purple. ^_^

    reply
  • 19 Novembre 2009

    humbug effettivamente non mi ha ancora stufato e lo trovo riuscito. l'allontanamente dal giovanilismo spiritato e caciarone del primo e dal tirarsela del secondo disco gli ha giovato assai

    però questo disco secondo me lo dovresti ascoltare anche se poi magari non ti piace…

    🙂

    comunque happy per averti consigliato bene
    è la cybsix che non capisce che deve dare una seconda chance alle scimmie artiche!

    reply
  • 19 Novembre 2009

    Preferisco le scimmie urlatrici alle scimmie artiche! 😛

    reply

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