UNIVERSALITA' – ultima parte

UNIVERSALITA' – ultima parte

Chiudiamo questo raccontino in triplice post-azione. Il prossimo magari sarà al prossimo minuti contati.
Per il next post invece mi sa che arriverà la prossima settimana e che liquiderò ancora qualcuno dei libri che ho sul davanzale (no, non intendo che li tengo appoggiati sulle tette).
E siccome il finale non accontenterà nessuno cerco di farmi perdonare dicendovi che è uscito il nuovo Wolfmother, dopo quattro anni di silenzio e un cambio di line-up, e dopo un disco che trovo ancora piacevolmente seventies e di cui all’epoca dissi qualcosa qui. Se invece siete amanti della new wave italiana vi segnalo questo disco omaggio ai Krisma da scaricare aggratise e legally. Se invece non ve ne fotte niente di tutto ciò allora vi tocca leggere la terza e ultima parte di:

UNIVERSALITA’- ultima parte
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Appena entra ritrova i muri che lei e Adele avevano costruito. Si chiede se hanno sbagliato, ma Adele la precede.
– No, non siamo ritornate indietro – le dice. E così facendo le indica due sedie poco distanti, sulle quali si accomodano.
– E adesso? – chiede, accorgendosi di essere un po’ stanca.
– Adesso niente: guardiamo e basta – le risponde Adele, mentre nella stanza, che Lisa si rende conto essere molto più estesa della prima, tutti gli animali puzzle cominciano ad agitarsi.
Lisa li osserva. Le creature corrono e giocano, saltano da un muro all’altro, ne abbattono alcuni, si azzuffano, si accoppiano, si fondono e separano in nuove forme e alchimie.
– C’è nient’altro che vuoi sapere? – chiede Adele, accavallando le gambe – Subito la tua giornata come turista sarà scaduta.
– Beh… A dire il vero credo di non aver capito qualcosa di fondamentale. – Dice Lisa, timidamente.
Adele sorride, sembra che si aspetti quella domanda.
– Spara! – la incoraggia.
– Ma… Ma qual è, di preciso, di tutto quel che abbiamo visto, l’Universo?
Adele si appoggia allo schienale, scavalla e accavalla le gambe nell’altro verso. Anche lei sembra sulle spine, anche se risponde senza esitazione.
– Beh, tutto, ovviamente.
Lisa non sa perché, ma si aspettava una risposta del genere, così anche lei si appoggia alla sedia e si rilassa. Adele prosegue, con voce calma e quasi sussurrando.
– Non posso dirti di averci capito molto neanch’io, a dire il vero, ma so che l’Universo è tutto. Prendi un mattone, una sua scheggia, un qualunque oggetto o animale che forma quei così lì. Beh, ecco, ognuno rappresenta un pianeta, o un singolo essere vivente, o un pensiero, o una galassia o chissà cos’altro. Anche un granello del pulviscolo di cemento che hai sulla tuta adesso, se lo sbatti con una manata, potrebbe porre fine alla vita di un criceto, o di una razza intera, oppure farli rinascere o semplicemente cambiare idea. Anche la percezione che io e te abbiamo ora, sedute qui a guardare l’Universo che abbiamo creato, è una delle tante, perché in questo momento ci sono infiniti altre noi, diversi da noi, che stanno seduti, a guardare noi che siamo ora pulviscolo, o scheggia di argilla o schiaccianoci fuso a un’ala di gabbiano che corre su due hot dog troppo cotti. Non è facile da spiegare e…

Lisa si è addormentata.
Al risveglio la sedia accanto è vuota, così come la stanza dove si trova.
C’è solo una porta socchiusa.
Si alza e vi si dirige. Entra e si trova in una stanza che riconosce subito. Un mucchio di mattoni buttati alla rinfusa. Un sacco di cemento, una pala, un secchio con della malta e una cazzuola adagiati vicino.
Si guarda in giro. Sulla parete, appesa a un chiodo, c’è una tuta grigia, da lavoro.
Sul taschino, in stampatello, c’è scritto Lisa.

Comments

  • 30 Ottobre 2009

    se non sapessi che adesso ti monti la testa, ti direi bravo

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  • gelo
    30 Ottobre 2009

    mah… bravo a te che l'hai letto tutto. a me sembrava nu poco palloso.. dici che se ci metto una bella slinguata lesbo tipo madonna-spears potrebbe funzionare di più? 🙂

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  • 30 Ottobre 2009

    Belo, soprattutto le simpatiche descrizioni delle creature. Palloso direi proprio di no.
    Certo che una slinguata darebbe quel non-so-che in più… 🙂

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  • frank spada
    31 Ottobre 2009

    Gelo, montati pure la testa, anzi, montaci sopra e guarda attorno, quel che hai creato, la gente che sta accorrendo, l'ammirazione agli occhi, gratis!

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  • 8 Novembre 2009

    Simpatico e originale.
    Sì, forse funzionerebbe meglio se fosse più breve (e quindi dinamico)… E a quel punto lo mandi ai Corti3! 😛
    Ciao!

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  • 9 Novembre 2009

    ci ho pensato un poco sulla slinguata, ma direi di no…. che ne diresti se una delle due scoprisse che l'altra è trans? è di moda…

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  • 9 Novembre 2009

    e tu ci hai pensato per tutto questo tempo?
    mmm
    e da dove avresti preso l'ispirazione?
    no no
    ormai niente lesbofanie
    resta così com'è
    🙂

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