"Non lasciarmi" di K. Ishiguro****
Per essere un libro del Kazuo questo è davvero un bellissimo libro.Sì, lo so, andrei fucilato per questa battuta, ma ci sono cosa a cui ogni tanto non bisogna resistere, come mettersi le dita nel naso o mangiare al Chen's
Sognincogniti
Ho sognato un sonno mentre non dormivoE ha lasciato il segnoLe mani erano i riflessiDelle riflessioniLe unghie il destinoDelle destinazioniGli occhi erano intorniDi intrusioniIl fiatoGodeva della misericordiaDella miseriaLe bugieDi norma lontane dalla normalitàGodevano di asprezzaE asperitàTutto quantoDal risveglio alla vegliaEra
Un ricuart, un haiku
O lei propit cumò, su la Patrie dal Friûl, che a setembar al è muart Beno Fignon. No lu cognossevi, a dî il vêr, ma o sai di vê cjase, di cualchi bande, i siei haiku furlans. E jo o
Pascoli di polvere
Tutto il tempo si rannicchia nelle cose inutiliMagari un po' vacche, sì,Ma così importantissime
Guinzagli e sbadigli
La stessa gocciaVestita di pioggiaMi ha attraversatoLa stradaRincorrendo gli sbadigliChe avevo liberatoDavanti a me.I sogni, quelli noLi ho lasciatiA casaA giocare a carteMa senza le briscole
Giallo e
E di giallo e di blu, tutt'attorno.E di giallo e di bluE il nero sempreCome dita tra i fogli a separareE di gialloE di blu che non li mescoli neancheA cazzotti, a grida disperate, grattate fuori dal colloE dalle spalle.E
"La canzone di Iolanda" di C. Salvatori***
Ok, questo è il terzo libro della Salvatori che leggo e ho speso un tutto tre euri.Se mi becca l'autrice mi fa il culoquadro e ha ragione, ma che ci posso fare io se da librincentro elargiscono libri Tropea in
"L'ombra del Dio Alato" di D. Arona***
Questo non è un libro! E' un saggio! Un saggio, cioè non è che qui leggi una storia con tipo dei personaggi e dei fatti ecc ecc.Questo è uno di quei libri che hanno anche la bibliografia, per capirci.No,Lo dico
Epoche corte
Ed eccolo quiUn sabato così piccoloChe lo tengo tuttoIn una manoE posso stringereAncheSenza farlo sputareO soffiare fuori il veleno.Ed eccolo quiIl riflesso dei fanali sui muriChe senzaIn queste epocheDi troppi pochi anniNon ci sappiamo stare.
E’ qui la nebbia
E' qui la nebbiaPorta i crisantemi maNon ha bussato