Santanta – D. Arona ***

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Santanta – D. Arona ***

Ehilallà! che figata! Questo libro è così nuovo che ho fatto fatica anche a trovare l’immagine della copertina sul web. Nemmeno sul sito di Arona c’è.
Quindi mi sento tutto gaudioso per averlo letto prima di molti altri.
Piccole soddisfazioni.
Un merito anche alla casa editrice che, via Scheletri.com, me l’ha fatto arrivare in due giorni due. E’ proprio vero che l’efficienza è come la pizza: piace a tutti:)
Comunque parliamo del libro. Anzi no, parliamo prima di Danilo Arona, che fino a pochi mesi fa, tolto un racconto (bello) su Necro, non conoscevo quasi per nulla. Poi mi sono letto il capitolo due e tre relativo alla schiena del Drago (belli) e ora mi capita questo libricino (sì, è piccolino, tipo 12x17cm), che vi dico subito che è piacevole e scorre via bene.
Quindi, in definitiva, di Arona mi sono fatto una buona idea, e credo non sarà sicuramente l’ultimo suo lavoro che mi leggerò. Tra l’altro mi è anche simpatico per il fatto che ha fatto postare il suo racconto sul forum di XII relativo agli archetipi, e che almeno non fa il cagacazzi ed è umile. Ok, finito l’Aronapensiero parliamo un pò del libro.
Libro piccolo, ve l’ho già detto, che potrebbe anche considerarsi un racconto lungo. Ma come insegnano alcuni, se un racconto ha un’unica idea grossa, e un libro parecchie idee piccole, qui siamo più vicini al secondo caso, con diverse idee medie.
Senza raccontarvi troppe cose del libro, rispondo subito alla domanda che tutti voi vi starete facendo da quando avete letto il titolo del post: Ma che cazzo vuol dire Santanta?!
Si ok, basta googlare, ma se ve lo dico io facciamo prima, no? Il Santanta è il Santa Ana, il vento caldo e improvviso che fa ammattire la California, soffiando dal mojave con caratteristiche di irregolarità, intensità e mistero molto marcate. (comunque, per la cronaca, se googlate Santanta trovate tutt’al più il myspace di un baldraccone del north Carolina che si veste come un viados).
Insomma. Diciamo pure che il vento è uno dei protagonisti. Gli altri attori sono Marina del Rey (città), Manuel Blanco (direttamente dalla vicenda del Palo Mayombe), gli indiani Chumash, il marcio dell’uomo (sfruttamento, rifiuti tossici, ecc) e la California, presente non solo nell’ambientazione, ma anche nelle citazioni e nell’aria che si respira in tutto il lavoro.
La vicenda non ve la sto certo a raccontare. Vi basti sapere che mescola in modo opportuno elementi reali relativi agli sfruttamenti degli indiani moderni con elementi fantastici come il Vento del Diavolo, il tutto raccontato dalla prima persona narrante del giornalista e del suo articolo che alla fine non scriverà.
Del mio giudizio che dire?
Il libro si divora in un paio d’ore, se si vuol fare in fretta, e riesce a gestire bene un climax che decolla nella sua seconda metà, parte dove si trovano le maggiori idee (mi riferisco alla descrizione del vento, a ciò che causa, e a qualche personaggio strano e riuscito, anche se comprimario). Se devo muovere qualche piccola critica, la potrei fare sullo zapping temporale dei primi capitoli, che spingono a verificare almeno un paio di volte quando si svolgono i fatti narrati, e sul fatto che il libro, benchè assolutamente gradevole, lasci un pò quella sensazione di appetito, quel languore del lettore che si accorge di voler pretendere di più, da un autore che pare avere parecchia stoffa e soprattutto, scrive in modo piuttosto onesto, senza fronzoli e troppe menate. Poi certo, si può trovarlo niente di che, come trama, ma i numerosi riferimenti alle vicende del popolo dei Chumash lo nobilita e lo rende un’opera che ti arricchisce, portandolo ad avvicinarsi al confine dell’opera di denuncia (come specificato in parte nella nota finale dell’autore).
Bene. direi che ho parlato anche troppo.
Vi lascio i dati per l’eventuale acquisto.
Saluti!

Titolo: Santanta
Autore: Danilo Arona
Casa editrice: Perdisa Editore
Pagg.116 – € 9.00
ISBN: 978-88-8372-442-8
si può comprare per esempio qui

Comments

  • Anonymous
    11 Marzo 2008

    A Marina del Rey ci sono stato e ne ho un buon ricordo.
    Un motivo in più per comprare questo libro, come se ne avessi bisogno 😉

    Ian

    reply
  • Silente lo stupenderrimo
    11 Marzo 2008

    I want it

    reply
  • silente è bruttissimo
    29 Marzo 2008

    Ugh.
    Uè.
    Ti ho linkato la tua recinzione da XII:
    http://www.xii-online.com/portale/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=1&Itemid=234
    Vedi?
    E' tutto un linkarsi e rilinkarsi. Poi siamo tutti linkati.
    Che figo.

    Cadoglio

    reply
  • silente è raccapricciante
    29 Marzo 2008

    Bene, il link era troppo lungo e mi ha brutalizzato. Comunque se vai sulle news del sito lo trovi XDDDDDDDD

    reply
  • gelostellato
    29 Marzo 2008

    azz, hai linkato la recinzione dello blogghe, cioè questa, che è quella naif.
    che figure 🙂

    Silente però…è davvero raccapriccioso!:D 😀

    reply
  • Anonymous
    31 Marzo 2008

    E'si, mi hai proprio incuriosita 🙂
    Posso rubarti la recensione per inserirla qui: http://www.liberolibro.it?
    Ne sarei onorata ^_^

    Katherjne

    reply
  • gelostellato
    31 Marzo 2008

    Certo che sì, ci mancherebbe altro.
    Ciao:)

    reply
  • 1 Aprile 2008

    Bene, Grazie…
    Provvedo in giornata ^_^
    Ti firmo gelostellato? o preferisci nome e cognome?
    Grazie ancora 🙂

    reply
  • gelostellato
    1 Aprile 2008

    gelostellato va benissimo 🙂

    passerò a fare un giro sul sito

    reply

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