“Narragenda 2016” di AAVV
Cos’è, chi è, dov’è? Perché? Karkadè! No, okay, basta stronzeggiare, un post breve e conciso per dirvi che ho letto la Narragenda e credo proprio che la userò, anche se siamo nell’epoca delle cose digitali e google fa tutto per me e blabla. Ma volete mettere aprire questa cosa e scriverci quelle quattro minchiate di cui non ti ricordi perché non sono minchiate che hanno l’evento fb?
Per dire, prendete l’altro giorno. Era giovedì. E io avevo una giornata tipo: 9-11 udine 12-13 codroipo 14-16 in radio – 17-18 udine e poi, credevo, di potermi godere una serata musicale di concerti dub e salcazzo cosa. E invece, scropro improvvisamente di avere un consiglio di classe nel pomeriggio. (sbroc sbroc rabalt rabalt bestemm bestemm spost spost sticaz sticaz). Ecco. Se io avessi scritto questa cosa sull’agenda, io l’avrebbi saputo. Cosi come che ne so, tipo che mercole matt dovrei andare a vedere la modotti o domani ser le poesie del laurin o mercole la pizz con jess e giove cena coi colleg e poi fingere di essere stanco per andare a un concert tecno cazz in una caserma dismess e ven cena di prof ma finger malor per andare invece probabilmente ora io credo di poter fare così ma scommetto che ho delle cose già fissate che non me le sto ricordando e che non posso fare così. E allora forse chissà. Se avessi un’agenda, magari li del computer… Ma forse no, il fatto è che in una agenda dove non scrivi le cose da fare, che magari non ne hai (no, okay, io ne ho sempre almeno due, ma questo è un altro discorso), puoi usare quella cosa per scrivere altro. Tipo che ne so, un contro racconto o uno haiku a tema del racconto o uno anagrammando il titolo, o magari e soprattutto farci un disegno, ecco, questo con il pc non lo si fa. E quindi, ecco, era per dirvi che mi stuzzica l’idea di avere un’agenda di carta.
Questa qui, per darvi dettagli tecnici, è un’agenda con 4-5 righe per giorno, e con dentro, uno per ogni settimana, i racconti! Ma che diamine, che vi sto a parlare. Ve la faccio vedere! Aspettate che scanno la pagina col mio, niente di che, lo so, e ve la metto, così potete leggervi il racconto che è ambientato nella città dell’autore, uno, e nel periodo della settimana in cui è messo (e in cui l’autore compie gli anni, più o meno). E’ un’idea carina, suvvia. E poi è all’interno molto elegante, e ogni mese ci sono delle pagine vuote per le note.
I racconti? Li ho letti tutti, sì. Brevi, più o meno, sono altalenanti per stili e genere e qualità, chiaramente, ma c’è qualche buon pezzo. A me non sono dispiaciuti Amorevole inverno, Amore passato, Parco, Il riscatto, Ricordi, Napoli e lei, un compleanno, Spuntano fuori col disgelo, Il barone, Lontano dal mare, Grumolo, Suicide solution, Andante pensoso, Non trovo più le tue mani, Mantova 76, Fichi d’india, Il ritorno, Parcheggio, Nel fitto bosco, Belaja smert, Le scarpine, Villa San Souci e pure il filobus. Abbastanza dai. Forse me n’è sfuggito qualcuno ma insomma, non è una cosa importante. Un’agenda-libro è un tutt’uno, non è solo libro.
Bene, è tutto, e io non ci ho l’internet e il rinnova della wind non funziona mai, e quindi, ciccia, pubblicherò lo stesso.,,, a 32bit
Unknown
Bellissimo! Si trova in libreria?
gelostellato
ma penso di no, a meno di chiederlo, sul sito di del miglio, oppure fai così, scrivi direttamente a emanuele
(emanuele@ delmiglio.it) e gliela chiedi dicendogli che sei una grande amica di gelostellato 🙂
Unknown
INTERESSANTE