Funambole
A volte mi confonde la superstrada, che non so come, si accorda alle stelle. Malinconia e tristezza e nostalgia salgono una sulle spalle dell’altra, allungandosi tanto da coprire il cielo scuro, dipinto di freddo. Come funamboli di un circo storcono le braccia, le gambe, il busto: vogliono toccarle a tutti costi, piangendo, capricciose, ma struggenti. E inascoltate.