Cosa vi può capitare partecipando al Fun Cool! (Gelostellato intervista Daniele Bonfanti)
Vi ricordate i premi della critica assegnati dal secondo concorso più figo del web? Quel tipo di premi che in realtà sono crudeli pegni da pagare per espiare chissà quali misteriosi peccati?Ebbene. Ecco a voi il premio di quel povero
Penelope Guzman – Il colpevole di E. Parker**
Succede che con avere un blogghe ti arrivano a volte delle mail da sconosciuti. A volte vogliono venderti del viagra, altre volte delle russe formose e bisognose di protezione, membro e passaporto, altre volte ancora è per promozione.Una di queste
Nella mia gabbia
Nella mia gabbiaColombe di filo spinatoAli che graffiano le paretiI timpaniLa parsimonia dei deboliSpezzetto la carneTolgo il tessutoMescolo con cura i vermi aiSemiNella mia gabbia c'è un gattoFatto di chiodiUnghie come cigliaChe sbattonoPorte già chiuseMastico la carneSputo il tessutoSciolgo con
Senza orecchie
Amici addormentati da oreNon sognanoVicino ai loro telefoni spentiIoMi sono accontentatoDi riempire il sedile a fiancoDi latteE waferE qualche fantasiaA cui non hoAllacciato la cinturaE cosìAnche a te che non hai orecchieHo detto qualche cosa.
Tramonti e mattoni
Le case mi osservanoSocchiudendo le persianeInfastiditeForseDall'imbrunire che si abbassaPer soffiareVia il giornoLoro sono saggeTutte più vecchieDi meMa muteE io cosìAnche per oggiSposto un mattoneChe bisbiglia le sue sciocchezze
Il cantante al microfono – Eugenio Finardi
Se c'è una cosa bella della rete e la condivisione di informazioni.Ne potrebbe essere un esempio quello che vi sto per dire, o forse no, ma sappiate che bene o male, la scintilla che anima questo blog, oltre alle cazzate,
Il bacio
Tu seiSempre un figlioCome il crepitareLo è di una fogliaAccartocciataChe parlaDalla sua tomba.Sei come un figlioO una ghirlanda tesaTra il ricordoE la voglia del poiE dell'ancòraTi riassumiNel socchiudereNella cecitàNella vibrazioneTi hanno cantato e dipinto e scuoiatoFino alle viscereSenza incontrartiMaiTi hanno
Cuore di cane – M. A. Bulgakov ****
Non posso negare di avere un debole per Bulgakov.Sì, lo so di non essere l'unico, anzi; ma nella mia ricerca di radici letterarie è indubbiamente uno di quegli autori che mi ha dato più soddisfazioni e piacere.Il suo mescolare reale
Il non detto
E' che certe volteUna parolaTi piove addossoCome un ciuffo di capelliNon tuoiE la scopri magariCelataIn un discoDi dieci anni faO nelle istruzioniPer montare i mobiliDella cucinaO sulle labbra di tua madreChe stenta a tuffarsiE pende soltanto.E allora costruisciFrasi stremateConsumate e
Scream – Chris Cornell (Terapia di gruppo contro i postumi da ascolto)
No. non ce la faccio ad aspettare ancora.Perdonatemi.Dirò una cosa ovvia. Una cosa che tutti, ma proprio tutti avranno già detto. Una cosa così ovvia che mi sento stupido a dirla.Questo disco fa cagare.CagareCagareCagare.Ecco.L'ho detto.No aspettate