Marzo che viene , marzo che va
In questo marzo che viene
Con le giornate
Come birilli che si alzano in piedi
E corrono via
In questo marzo di nebbie dalle mani veloci
Di ciglia che si allungano fino al mattino
Rincorro il difetto incurabile
Di non lasciare abbastanza spazio
Tra un dito e l’altro
O tra la sedia
E il culo.