Quasi poesie

Io vivo al piano di sopraMe lo rinfacciate quasi ogni giornoMutiCon le vostre frasi pesantiPiene di Io e di Me.Vivo al piano di sopraIn tante stanzeQuando chiacchiero sempre e non parlo maiQuando tengo per meLe cose mieE dimentico giù dalle

Fare coseDire coseCercare coseAlla fineQuando l'ultima lancettaSprofonda nel cuscinoDel cuore non ti resta nemmeno il profumoSulle mani o sulle labbra.Hanno preso il suo postoLe cose di domaniI ricordi di ieriO troppo tempo fa.Giorni persiGranello di saleSciolto in pentole troppo capienti.

Le guideSono lore il difetto maggioreDelle nostre indecisioni.Passo avanti passo indietroTutto il tempoStiamo lìPensando alle cose dell'elenco non fatteChe invece avremmo dovutoE pensando maiAlle non detteE che mai avremmo potuto.Così facciamo da guidaAi passi nostri lontaniDal soprapensiero e dalla curiosità.Abbiamo

Ci hanno insegnato a chiamare le cose per nomeA dargli un sensoUno dei cinque che abbiamoCi hanno insegnato a costruirleScegliendo qua e là i pezzi miglioriO quelli avanzati.Ma alcuni di noiNon tuttiHanno imparato altroCretetemiLi ho vistiLeggono tra le righeAccarezzano i

Rovi sugli occhiAlla finestraEntrano senza bussareAvevo un vetro, ma da anni non lo vedo piùAvevo un vetro, e non volevo diventasse uno specchio.Rovi sulle spineAspettanoDentro senza bussareSono fermi, non sono cattiviSono fermi, solo il vento li muove.Rovi alla finestraGuardano fuoriNessuno

Metto l'accento sulle parole perché abbiano un'armaMetto la maiuscolaA inizio rigaPerché le frasi non restino senza una portaPer chiudere fuori il freddo.Metto in mare i suoni,Il sibilare, l'ondeggiare, il gorgogliare delle sillabeSenza remi e senza vele.Ho imparato cosìA disegnarmi i