Disarmati
Viviamo disarmati
Da sortilegi promettenti:
Alziamo le mani,
Apriamo le gambe,
Questa cosa bella
Ho questa cosa bella
Di segni neri che prendono vita
Mentre intorno le cose aggiustano
E scompaiono particelle e
Tu, quando.
Tu Tenera Quando cercasti sollievo Nell'abisso E nell'abisso Disegnasti l'ombra curva del sorriso. Noi quando Nel sonno Perduti cucimmo le palpebre Ai sogni E dai sogni perduti Ci ostinammo a spremere Sangue e saliva e peccati E stelle. Tu Distratta Quando distraesti il tempo E sollevata la pelle Contasti viscere Di sabbia, memorie, numeri E lancette. Io quando Rubai fiori e abiti Al
Nelle viscere del Golem
Sei scappata
Luna
Dai tetti di Praga
E nascondi
Una stella sola
Oggi hai una stella
Sola
Praga e complichi
I tempi del rasserenarsi
Corvo di Dresda
Anche tu
Corvo di Dresda
Cerchi
La posizione
Eri
Eri così bella
Da star tutta
Nella mia carezza
La pietra d’angolo
Abbiamo mischiato
Le sabbie di deserti differenti,
Riposto il guscio
In castelli di pelle mort
Rosa
Una rosa Posata sul palmo Umido dell'inverno Ci chiama per nome. L'ombra non si spezza, si fa Avanti pavida Minacciata Dagli interruttori [dalle scuse peggiori Entriamo
Porto
Oggi ho ritrovato il porto Dopo mesi di sale e burrasche E sono entrato E non avevo una nave Ma solo remi ammuffiti E vele fruste Sfilacciate. I datteri Hanno fatto marea E testimoni. I fiati Percuotono l'aria Quando tacciono le sentinelle E i carcerieri. Qui Io non sono re Ma armo le lettere Da spedire alle