Porto
Oggi ho ritrovato il porto Dopo mesi di sale e burrasche E sono entrato E non avevo una nave Ma solo remi ammuffiti E vele fruste Sfilacciate. I datteri Hanno fatto marea E testimoni. I fiati Percuotono l'aria Quando tacciono le sentinelle E i carcerieri. Qui Io non sono re Ma armo le lettere Da spedire alle
Piccola tu
Piccola tu
Arresa ai rami del bagolaro
Alle sue bacche lucide
Arrese alle suole.
Sulle costole
Cosa sa fare
La Luna?
Cosa sa?
Occhi gechi
Hai un cuore di colla
E stilla sullo sterrato
La mezzaluna
Dal buio
Desiderammo
Desiderammo Le sponde del canale Infossate, tortuose, Di essere loro, Affacciate al finestrino Che ci portava al mare. Fummo Battaglia Merito Democrazia Del cuore. I punti segnati Sul cadere dei giorni Annerivano Senza marcire E noi decidemmo Di unirli. Nello spazio Inestistente Tra linea e segmento Danzammo E ancora oggi Danziamo Sorridenti.
D’arpia
Mi basta una riga
Di penna
Tirata
Veloce a infrangere i
Stella privata
Non ho più tempo per scegliere
E tu hai la forza
Di un filo d'erba,<
Di una frenata
Il primo black
Il primo black russian
Gli ultimi lamponi
La luna piena
E il fuoco acceso.
Spicchiamo simmetrie
Spicchiamo i giorni
Della settimana
Dal calendario
Svuotati
Senza ucciderle
Ci restano sui palmi
I sogni ciancicati
Di bambino