“Moon Lake” di Joe R. Lansdale****
Sto per fare una cosa e non mi ricordo nemmeno più come si fa. Parlarvi di un libro, di un libro che ho appena finito di leggere, di un libro recente. Sì, lo so, ho abbandonato un po' questa parte di sito
“Hedera” di Anderle, Belgrado, Bruno, Targhetta***
Devo ringraziare Noemi. Noemi, il fuoco, le vacanze di Pasqua, il Tagliamento. La prima perché mi ha regalato il libro, come al solito senza motivo alcuno, e senza una qualche ricorrenza che giustificasse il regalo. Mi piacerà, lei pensa, e io so
“Il libro di tutte le cose” di Guus Kuijer****
Il vampiro, nel giorno del suo matridemonio, si è fatto il regalo vincendo il trecento parole. Una volta, questa cosa del vincere il trecento parole era una cosa WOOO ma ora è diventata più una cosa EhEhEh, e mi chiedo
“Yokai nei capolavori dell’Ukiyoe” di N. Yamamoto – Ei Nakau****
Lo scrivo veloce, questo post. Veloce perché è un libro da guardare molto e da leggere meno. Un libro di immagini. Un libro che ho regalato a Luca. Anzi no, calma, non gliel'ho regalato, in realtà. Se lo è comprato
“In solitario” di Roald Dahl***
Sì, ovvio. Dopo la scorsa lettura non potevo certo non proseguire con l'autobiografia di Dahl, ovvero "In solitario" la parte due, che segue "Boy" e che parla di tutta la parte di vita di Roald durante la guerra. Anche qui,
“Cryptofriûl” di Raffaele Serafini****
Okay, è successo di nuovo. Ho vinto il Premio San Simon per la quarta volta, il che significa un libro nuovo, appena pubblicato, che vedete qui accanto. Ha per titolo Cryptofriûl, e alla fine, dopo lunghe discussioni con i miei
“Castello di sabbia” di P.O. Lévy – F. Peeters***
Un graphic novel, o una graphic novel? No, perché io le continuo a chiamare al femminile, perché le traduco, credo, e penso siano novelle. Ma novel, in effetti, è un false friend e mi sa che dovrei cambiare. Ma temo
“I veri credenti” di Joseph O’Connor***
Varie cose, adesso, ma allcune le lascio da parte e altre, come ascoltare le canzoni che sono rimasto indietro, le mescolo a questo post che mi va di scrivere. Perché con le canzoni, e i dischi, da quando si può,