“Tomie” di Junji Ito****
Sto facendo questa rece sul sito alla cieca. Alla cieca vuol dire senza internet e senza libro. Senza internet perché ho il telefono spento. Senza libro perché l’ho già passato a Luca. Lo avevo da troppo tempo. Certo, è grosso,
“La zattera di pietra” di José Saramago****
Ecco. Me la prendo comoda. Anche se avrei mille cose della lista di oggi da finire, anche belle, une l'ho già saltata, la farò domani, e le altre la farò dopo aver finito di parlarvi di questo libro, un Saramago, che
“Lovesick e altre storie” di Junji Ito****
Allora, succede che son stato a vedere il Marramilanese, e poi succede sempre che giorgia è ansiosa, ma non di entrare al concerto, come me, che mi sarei sorbito pure anna e paky (no, scherzo, anna e paky manco se
“Cecità” di Josè Saramago****
Vabbè, lo dico subito così mi tolgo il pensiero
“Anni d’oro” di A. Camenisch****
Da quanto è che non aggiorno questo sito leggendo un libro? Da quanto è che non leggo un libro? Un libro intero, dall'inizio alla fine. Un libro senza le figure, per quanto corto. E quando vi parlavo di un libro,
“Bestiario” di Juan Josè Arreola****
E' da talmente tanto tempo che non aggiorno questo sito parlandovi di un libro, che non ricordo più nemmeno come si fa. Ed è da quasi un anno che un libro, di quelli con solo le parole, e niente disegni,
“Creature” di Shaun Tan****
Sto facendo cose inutili, galleggiando. Non scrivo, non leggo, non ho modo di creare nulla, ma dentro le cose inutili, come in tutti i periodi oscuri, si cerca di sopravvivere. Così, pian piano, salvo qualcosa, un giorno sì e quattro
“Circo e altre storie” di Junji Ito****
E niente, sono riuscito a prendere due giorni di vacanza dalle non vacanze natalizie. Milano per vedere due cose , e una cosa era giappo(l'altra era Ernst), e proprio da Milano arriva questo Circo, che poi è il regalo di
“Il rapporto di Brodeck” di Manu Larcenet****
Ho quasi finito il mio moscow mule e devo ancora iniziare a scrivere questo post. In questa coda del tempo in cui l'ombra del bosco diventa un bosco d'ombre me la prendo comoda: accendo il fuoco e decido di scegliere della