“Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Philip K. Dick****
Sì, lo so, me ne posso vergnognare. Son indegno sotto molti punti di vista, e molte cose deprecabili ho fatto nella vita. Ma molto altre sono quelle che è deprecabile non aver fatto. Una di queste è non aver mai letto
"2001: Odissea nello spazio" di Arthur C. Clarke****
Piove, piove tanto, tantissimo, e la cosa mi sta sul cazzo. Il telefono è andato in vacca e non posso nemmeno prendere le bestie. E poi è sabato e ho una lista di lavoro e di cose da fare che mi sembra
“Va’ dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro****
Devo fare millantaedodiciassette cose, ma voglio aggiornare anche il blog e mettere via questo libro nella piccola biblioteca scolastica che mi porto dietro nelle mie aule di Economia aziendale. Perché Va' dove ti porta il cuore è un libro PSF, questo,
"Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie****
Accanto alla lettura dei libri PEM, che vi ricordo sono ancora in via di definizione, non mi sono dimenticato che ho da leggere dei libri PSF, che insomma, pure quella lista va un po' curata, no? E allora avevo messo da
"Colazione da Tiffany" di Truman Capote****
No, non è questa la copertina dell'edizione che ho letto, ma la foto sì, è quella, e lei è proprio lei, Holiday Golightly, nel film, ovviamente, talmente tanto celebre che io, non l'ho visto oppure l'ho visto e non lo
"Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway****
Sì, non avevo mai letto Hemingway
"Il grande Gatsby" di Francis S. Fitzgerald****
Allora.Volevo cominciare questa rece con delle frasi, dei pezzi. Me ne ricordavo almeno due, bellissime, verso trequarti libro. Solitamente le ritrovo. Magari non subito, ma non mi spiace, rileggere.Non mi spiace anche quando il libro è brutto, figuriamoci invece quando è un
"Racconti del terrore" di Edgar Allan Poe****
Mabbuongiorno!!!No, è che mi sono svegliato bene, ma ho tremila cose da fare e non so da quale cominciare e quindi comincio con il blog mentre faccio alcune delle tremila cose.Si perché ho voglia di chiacchierare.Di libri, di gelofigate che
"Winnie puh" di Alan Alexander Milne****
E pensare che io lo odiavo.Lo odiavo con una sorta di fastidio, senza un motivo preciso, così come si odiano le cose alla quali veniamo sovraesposti.Lo odiavo da quell'estate dove ovunque, dagli aggeggi da appiccicare al telefono agli scopini per