ItalYōkai – Storie di yōkai in Italia

ItalYōkai – Storie di yōkai in Italia

ItalYōkai

Storie di yōkai in Italia

Volume Porpora e Volume Turchese

di Raffaele Serafini, Luca Filipuzzi

Prima di tutto le cose fondamentali, in breve.

Ho pubblicato un libro, in due volumi, porpora e turchese, è il mio primo libro in italiano, e oggi, 3 maggio 2024, potete comprare i due volumi a 7€.

Fatelo, in pratica sono due mojiti, e sono belli, sono meglio di due mojiti.

Li trovate  qui e qui.

E adesso le cose importanti.

Oggi, 3 maggio 2024, dalle 18.00 in poi, io e Luca ci troveremo all’Agribirrificio Aquila D’Oro di Beivars, posto splendido per scazzo e inclusività, tanto da far sentire a proprio agio borderline e yōkai, come noi due. Non è un firmacopie, anche se ce le avete ve le firmiamo volentieri, non è una presentazione, perché se siete lì i libri li conoscete già, o li conoscerete, non serve presentarli. Non vi offriamo (tutta) la birra perché io sono disoccupato e Luca è povero. E’ un aperisabotaggio di gente a caso per bere una birra insieme (ma hanno anche il prosecco eh), portare a passeggio il vostro yōkai immaginario. Siete tutti invitati, se siete nei paraggi. Passate a fare un saluto.

E ora veniamo al libro.

Vi dico perché comprarlo. O non comprarlo. Quel che è.

Questo libro è un libro di racconti, di storie che parlano di fantasmi, creature misteriose, fenomeni misteriosi, mostri. Ma non è proprio così. Come per tutta la letteratura weird e del fantastico è un libro che parla di noi e della diversità. In questo caso, di noi, oggi, qui nell’occidente dello Stivale e di come si integrano o non si integrano i diversi, come gli yōkai del Sol Levante. Uno per ogni regione d’Italia. E dentro ci trovate moltissimo altro. Le descrizioni di ogni yōkai, scritte da Luca, il cui contributo è stato essenziale perché questo libro nasca. E molti haiku, antichi e preziosi, adatti a ciò che state per leggere. E ci trovate delle illustrazioni nate dal racconto. E ci sono decine di citazioni, testi di canzoni e libri, più o meno celebri,

L’idea, dopo tanto tempo, era di pubblicare un libro che non sia come quei dischi dove ci sono due o tre canzoni belle e poi tutta fuffa, che fa volume. Il tentativo era di mettere insieme storie che avessero tutte qualcosa da dire e che lo dicessero bene. E nel farlo, perché son fatto così, metterci sorprese, struttura e complessità. Così, non è che dopo il titolo cominciate a leggere un racconto e lo finite e bum, avanti il prossimo. No. Dopo il titolo c’è l’haiku, adatto al racconto. Poi c’è il disegno, in b/n (ma nell’estensione digitale li trovate a colori), che cristallizza il racconto. E poi c’è la descrizione dello yōkai, fondamentale. Sia perché vi rende più colti, sia perché completa delle cose, vi permette di interpretare la storia. E anche qui c’è lo haiku. E dentro il racconto potreste esservi imbattuti in qualche frase che vi pare il verso di una canzone. Avete ragione. Oppure in qualche frase che sembra staccata, appartenente a un altro libro, a un’altra scrittura. Avete ragione. Di nuovo. Trovate tutto nella mappa del tesoro letterario e musicale. E nell’estensione digitale trovate le soluzioni, e molte altre cose, sì. Insomma… è un progetto pieno di cose.

I due volumi sono composti con una certa simmetria, se vi stavate chiedendo come sono stati divisi. Potreste anche leggerli alternando uno e l’altro. E la scelta degli yōkai è stata fatta mirando a comporre un mosaico di creature note e poco note, pericolose o meno, rappresentandone tutti i tipi e gli archetipi (d’acqua, incorporei, cannibali, mutaforma, ecc)

Poi c’è stata la cosa del sabotaggio di algoritmi. Chi c’è stato sa. Di quella vi dirò più avanti, ma è stata una cosa just for fun, e a dirla tutta, voleva essere un modo per offrire i libri a un prezzo bassissimo a tutti gli amici, di ieri e di oggi, e a quelli che avevano il piacere di comprare, dopo tanto tempo, il primo libro di gelostellato. Credo questo progetto valga più  dei 12,5 euro di copertina. Anche questo è stata una cosa fatta per sabotare. 12,5 X 2 fa il minimo prezzo per evitare le spese di spedizione. E pure il nome, non un granché, ItalYōkai, è stato scelto perché da questo venerdì, su google, con questa parola, ci saremo solo noi.

Alla fine, io sono molto soddisfatto, ed è una cosa rara. Se ci fosse una serie Netflix con questi racconti, ben sceneggiati, con una spiegazione alla fine, come le vecchie clip di di chiusura Hitchcock, sarebbe una figata galattica. Per ora ci sono questi due libri.

Se li leggete, fatemi sapere com’è andata.

Ah, dimenticavo l’ultima cosa, doverosa. I ringraziamenti. Lasciamo stare Luca, a cui ho chiesto di diventare coautore, alla fine, anche se lui, con la scrittura, c’entra di meno. Però si è guardato una paccata di film, anime, manga, ecc, anche (molto) discutibili, per mettere insieme magari solo due tre righe. Respect. C’è da ringraziare il Gian (Gianluca Morena), che mi fa tutte le copertine aggratis e di solito, per i libri in friulano, non può nemmeno godersi i libri. Ora sì, li può leggere, e spero che gli piacciano. E le copertine sono perfette, per come le volevo io. Adatte, è la parola giusta. La porpora, dove l’idea l’ha messa lui, anche meglio della turchese, dove l’avevo messa io. E grazie a Emanuela per i colori coi pastelli a cera, a curare la mia pazienda nel colorare. E a Giorgia per la lettura delle bozze, con correzioni annesse. E ad Alessio per aver diffuso la mia parola su tutti i suoi siti. E se non ricordo male Ranz, per il napoletano. E non ricordo chi per il toscano (Piscu?). E poi tutti i sabotatori, soprattutto quelli entusiasti. E’ sempre curioso come i rapporti umani siano invalutabili. Gente che fa quello che fa e come lo fa perché ho perso ore e ore sulle loro parole fa finta di non aver mai ricevuto la mail, altra con cui mi sono scambiato due parole, una volta, mi offre la spada prima ancora che gliela chieda. Poi okay, ci sono quelli che so benissimo il posto che hanno e dove trovarli, così come loro conoscono il mio, e sanno dove trovarmi.

In ogni caso è stato bello in tutti i casi. Istruttivo.

Ora è tutto, davvero.

Ah, no. Grazie ai sabotatori più intraprendenti (grazie Denis) il libro è già arrivato persino a Londra, ancora prima della pubblicazione ufficiale. Ecco qua la prova.

Qui la pagina Porpora per saperne di più.

Qui la pagina Turchese per saperne di più.

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