ItalYōkai, sabotaggi, algoritmi.
Tiriamo le somme!
O meglio, in verità i libri sono appena usciti, sono in viaggio, riposano sugli scaffali con gli occhioni da cerbiatto nipponico, ma adesso dovranno un po’ arrangiarsi (E infatti alcuni li vedete proprio qui a lato, già arrivati a Lanzarote, mentre ci sbeffeggiano mangiando fragole e grattandosi il colophon).
Ma per ciò che riguarda il sabotaggio dell’algoritmo di Amazon, nobile e poetica scusa che mi sono inventato per regalarvi ItalYōkai a pochi soldi, possiamo già tirare le somme. Quindi, se state leggendo queste righe (e saranno tante), e volete continuare, i casi sono questi:
- siete stati dei sabotatori e sabotatrici di algoritmi, accettando di voler comprare il volume porpora e il volume turchese;
- volete rimanere o entrare nel campo del sabotaggio di algoritmi, che ha sicuramente un futuro luminoso, binario e non binario;
- vi interessa scoprire qualcosa sulle classifiche dei libri di Amazon, sulla pubblicazione in kdp e su come funzionano le cose viste da dietro le quinte;
- siete dei pettegoli del cats e volete farvi i cazzi miei e in generale di chiunque.
Sì, tranquilli, non è necessario lo diciate: il target di questo sito tende ad appartenere a tutte e 4 le categorie. E chi sono io per rifiutarmi di soddisfare ogni vostro desiderio?
Se invece siede caduti fuori target, allora lasciate perdere tutto e andate a leggervi la poesia col fuoco dentro che ieri due gin tonic hanno scritto per me.
Ma prima di tutto bisogna spiegare qualcosa a chi non sa di cosa stiamo parlando, quando parliamo di sabotaggio di algoritmi (è un titolo così bello, tra l’altro, che c’è da scriverci un libro intero, che ne so, tipo una roba distopica ambientata in un magazzino Amazon che attraverso varchi spazio-tempo diventa una borgesiana e babelica biblioteca). Scusate, torno sul pezzo. Dicevo per chi non sa. Il sabotaggio. Eccovelo, spiegato nei dettagli della realtà.
IL SABOTAGGIO, spiegato.
Ho fissato una data per la pubblicazione dei libri, il 3 maggio 2024, e ovviamente li ho pubblicati 15gg prima su Amazon, a 7euro, contro i 12,5euro del prezzo di copertina. In questo periodo di attesa ho contattato, o tentato di contattare, tutti quelli con cui avevo spartito qualcosa di bello, in passato, presente e futuro, fossero 204,8 mesi di vandalismi o 5 minuti per una birra. Ho mandato… boh, un mezzo migliaio di mail, toh, forse qualcosa in più. Ovviamente molti hanno finto di non riceverla, molti avevano cambiato mail, ma molti, quasi un centinaio, hanno accettato compresi – ovvio – parenti stretti e fidanzat*, che non potevano rifiutare. E molti con entusiasmo, il che è una bella cosa. Ho lasciato fuori alcuni che avrei contattato via messaggio il giorno dell’uscita, vuoi perché non avevo una mail, vuoi perché non avevo coioni di chiedergliela. (e sono quelli che stanno scoprendo del sabotaggio da queste righe).
Bene. Con questo quasicentinaio di acquisti dichiarati ho preparato un piano, secondo calendario. Una bella manciata a due gg dall’uscita (segreta) dei libri. Poi una quota di 4-5 acquisti al giorno per due settimane (eccetto 25/4, pausa, ovvio) e un’altro 20-25 sabotatori nel giorno della comunicazione al mondo con articolo su questo sito e su qualche altro amico che avrebbe aderito. In verità, l’unico che ha pubblicato qualcosa in quel giorno è stato Alessio LaTelaNera Valsecchi, che ringrazio e che ha contribuito alla scelta di questa formula per il sabotaggio. Non che ci abbia perso il sonno. E soprattutto non ho fatto un sacco di cose che avrei potuto fare, ve lo dico subito. Intendo cose che servono per pubblicizzarsi, tipo sponsorizzare parole chiave, social ecc. Non ho nemmeno chiesto delle misere condivisioni fb, e infatti, in pratica nessuno lo ha fatto e va benissimo così. Il motivo, ovvio, ve l’ho detto a inizio post. Volevo solo “regalare” i libri. In ogni caso eccovi come è andato il sabotaggio, con un dietro le quinte:
Non chiedetemi perché manca il giorno 4 (ma credo gli orari siano un po’ sfalsati con il fuso USA, ma non facciamoci troppe domande). Che poi quelli del 3/4 erano gli unici che mi interessavano, visto che dovevano essere i più alti. Quel che è. Comunque, ora dovreste aver capito meglio in cosa consisteva il sabotaggio. Non mi ero fissato degli obiettivi, ma diciamo che the dream sarebbe stato arrivare tra i primi 100 della classifica generale (è impossibile o quasi, eh, per una autopubblicazione noncelebre o nonfascista), mentre per le sottoclassifiche, dove c’è vita più facile, la top ten era un buonissimo punto di arrivo.
Prima di passare ai risultati, rispondo subito a una domanda che non avete fatto, ma che mi ero fatto io. Perché non concentrare tutto e tutti in one day, con una infinità di scazzi in meno per la gestione (ho ricevuto e inviato dalle 100 alle 200 mail giornaliere, in questi 15gg)? Perché sennò non era divertente, è la prima risposta. La seconda è più realistica: le classifiche amazon cambianto tipo ogni 6 ore. Inutile arrivare primi, ma solo per sei ore, o dodici. E ora…
I RISULTATI, alla buona.
Allora. Abbiamo avuto due picchi, come era preventivato, il primo giorno, il 20 aprile, e ovviamente lo scorso venerdì 3/5. Ma per parlare di risultati, bisogna parlare di scelta delle categorie. Amazon, per un cartaceo, ti permette di scegliere tre categorie, quindi tre classifiche. Più quella generale che comprende tutti. Le ho cambiate, il 25 aprile, che era giorno di pausa, e alla fine le tre categorie sono state:
Io volevo mettere horror/horror al posto di dark fantasy, perché lì dentro ci sono un fottio di manga e graphic novel, che non è che c’entrino molto con ItalYōkai, ma Luca voleva dark fantasy e a me, fondamentalmente, andava bene anche Manuali per il giardinaggio distopico o Come castrare canguri con la fionda. Insomma… quella che mi interessava, in realtà, era quella dei racconti, perché anche se sono roba del fantastico, alla fine per me questa è letteratura. E poi bene la categoria Storie di fantasmi, alla fine, è quella perfetta. Insomma…
Ve la faccio breve. Tra le STORIE DI FANTASMI, adesso che vi sto scrivendo (martedì 7/5, ore 17.38) siamo ancora al 7 e 8 posto nella classifica dei best seller e saldamente al 1° e 2° posto tra “le novità più interessanti” da almeno un paio di settimane. Eravamo arrivati al primo posto tra i best seller venerdì alle 13.00 e ci siamo rimasti fino a sabato sera, proprio prima che cominciasse il concerto dei Tre Allegri.
Per la categoria DARK FANTASY, venerdì siamo arrivati al 2° e 4° posto, poi scesi via via, e ora veleggiamo oltre il 200simo. Durante la fase di mantenimento, stavamo sempre tra i primi 100. Davanti in pratica solo manga e manga e manga…
Tra I RACCONTI E ANTOLOGIE, non delle narrative di genere, ma nella letterature, siamo saliti fino al 16° e 19° posto, e poi scesi via via.
La generale non ricordo, non ho fatto gli screen, ma il migliore piazzamente è stato il primo giorno, un 363° posto del Turchese. Decisamente buono.
Durante la fase mediana, in ogni caso, per molti giorni la situazione tra le storie di fantasmi è stata questa qua, che vedete qui a fianco, con quel tale Stephen King sempre a metterci il naso avanti. Questi esordienti americani son sempre dappertutto come lo stramonio. O era prezzemolo? Quel che è.
Insomma… non so come la vedete voi, ma per me il sabotaggio è stato ampiamente un successo. Non ci resta che aspettare che qualcuno di amazon o netflix legga i libri e ne voglia fare una serie TV. Sarete i primi a saperlo, sabotatori, e quando accadrà potrete bullarvi per almeno 153 aperitivi e 24 cene.
Prima di passare oltre, comunque, va detto anche che 1) io ho puntato sul cartaceo. Molti di quelli che ci stavano davanti erano ebook, e spesso erano ebook che venivano venduti a 0,99 o anche 0,00euri. 2) L’ho fatto con due libri, non con uno solo. (Il turchese è sempre stato davanti perché ne ha venduti di più, vai tu a sapere perché), ma in pratica erano appaiati.
ALTRE COSE SULL’ALGORITMO, forse.
(Qui potete vedere due libri tsukumogami che si sono impossessati del corpo di un sabotatore in quel di Londra… ahimé. Di lui nulla sappiamo più)
Dunque… una cosa che già sapevo, e che è facile immaginare, è che giustamente nelle classifiche mutevolissime di vendita conta sì il numero complessivo, ma una serie di acquisti scaglionati a breve distanza ti porta in alto. Alla fine, se avessi concentrato tutto in un giorno, nella top cento generale ci sarei entrato. Magari lo facciamo next time.
Altra cosa, divertente, è che dopo una dozzina di giorni in cui il libro continuava ad essere venduto, senza che in rete vi fosse nulla, Amazon ha pensato bene di sponsorizzarmelo nella ricerca di google, aggratis. Cercavi “ItalYokai” (il nome del libro, bruttino, è stato scelto proprio perché non esisteva nelle ricerche di google) e Amazon ti proponeva il volume turchese, come articolo sponsorizzato. Questa forse è stato il più grande sabotaggio.
Terza cosa, di cui non mi frega niente, ma dove lui ha fregato me. Io ho cambiato il prezzo dei libri sabato mattina. Lui mi ha accettato la pubblicazione tipo la sera, dicendomi che ci vorranno al massimo 72 per. Ecco, se le è prese tutte…. Nel momento in cui vi scrivo (sono le 20.36) ha finalmente cambiato il prezzo al turchese, che ora costa il suo prezzo, mentre l’altro è ancora a 7euro. Giustamente, lui li vendeva con uno sconto galattico del 44%, diceva. Qua, va detto, è stato un figo. Un punto per Algoritmo.
Ultima considerazione algoritmica, anche questa risaputa, ma magari da non tutti. Le recensioni. A lui piacciono molto e valgono di più se avete comprato il libro (e vi è stato consegnato, non basta l’ordine), e se spendete almeno una 50ina di euro all’anno. In effetti, il suo ragionamento non fa una grinza. E uno dei motivi per cui sono ancora, probabilmente, tra le novità più interessanti, è stato anche l’arrivo di qualche recensione. Del resto, è la cosa su cui mi baso anche io per sapere se comprare qualcosa, soprattutto quelle informali. Quindi, se li leggete e volete sostenere i libri, perdeteci qualche minuto per dire cosa ne pensate, senza troppe paranoie. Se invece li leggete e non vi piacciono… uscite a bere una birra, che è sempre cosa buona. (si, sì, va bene anche un americano, non serve pignoleggiare).
ROYALTY e dintorni.
Dunque… Adesso io mi vado a guardare un po’ di Eurovision. Ma ho scaricato il file xls con tutti i report e… è un delirio. Ma poi mi ci metto e qualcosa vedo di estrapolare. Vi anticipo che sono rimasto povero.
Eccomi, sono tornato. Ho visto e sono riuscito un po’ a capire.
Sulla vendita di un volume turchese, che ha meno di 200 pagine, la royalty è di 1,07euri. su quella di un volume porpora, invece, che supera di poco le 200, ne esco 0,85euri. Sugli ebook, invece, mi sembra entrambi 0,57euri. Il prezzo minimo che amazon imponeva, ora non lo ricordo, ma era di poco sotto i 7euro che ho scelto. Poi, se proprio vogliamo metterci a fare una discussione sulla variabile prezzo in relazione alla variabile prodotto, gli stessi 12,5 di copertina sono piuttosto bassi, sia per qualità del contenuto, sia per media prezzi di prodotti concorrenti, sia, se vogliamo, per quantità, dei contenuti (dovete aggiungere anche un fottio di cose nell’estensione digit). Insomma… se tenete conto che per ora ho speso poco meno del doppio del totale royalties nella serata delle birre di venerdì, only for pleasure, capite perché era molto just for fun, la cosa del sabotaggio.
(Ma poi, volete mettere che figata la lotteryokai? Beccatevi qualche foto su). E per fortuna che non ho pagato nessuno 🙂. Non Luca (coautore delle parti a elevatissima densità, dove impieghi 2 ore per scrivere due righe), non il Gian (ché anche se le copertine dividono, ci ha comunque lavorato un sacco, per la gloria. E comunque a me piacciono assai) e manco Emanuela per il colori delle illustrazioni e Astrid per la gestione della pagina digit, strafigona, e che ovviamente scopre chi ha il libro, e manco Giorgia per la lettura correzione bozze o me stesso per impaginazione, editing, illustrazioni, haiku, inserimento citazione e il marketing plan e salcats cosa mi dimentico di aver fatto ma ho fatto.
(Rara foto degli autori, a fine serata, quando metà gente se n’era andata e ci siamo ricordati di fare una foto)
Poi, a livello di soldi, boh, non c’è molto altro da dire. Ah, beh, sì. Prima di triggerare troppa gente e portarla a navigare nei pipponi a tema Satanamazon (anche qua, è già un libro da una parola) ecco… le percentuali sono comunque molto alte. Per tutti gli altri libri che ho pubblicato in friulano, il mio guadagno è stato di zero euro. anche perché per nessuno c’è mai stato un contratto ecc. Quindi insomma, Satanamazon almeno ti paga qualcosa. Poi, i libri, a sbattersi un po’ (di decine di ore) in impaginazione, copertine ecc, vengono fuori anche bene.
Quindi, in definitiva, è tutto piuttosto positivo, anche in questo settore. E mi è rimasta, va detto, una buona valigia di know how per il prossimo lavoro. Se già questi due libri sono belli, posso più facilmente farne altri ugualmente belli e magari pure migliori.
Bene.
E’ decisamente tutto, e troppo. Ora devo fare lo sciroppo ai fiori di sambuco e la cosa necessita attenzione. Ma anche se ci ho perso mezza giornata, questo era un resoconto dovuto a tutti i sabotatori e anche a tutti quelli che in qualche modo hanno partecipato a far nascere questi due libri o ne sono rimasti coinvolti ex-post.
Se invece, non siete tra questi, ma vi siete incuriositi e avete deciso di comprarvi ItalYōkai – Storie di Yokai in Italia
Eccovi il link per comprare il volume turchese
Eccovi il link per comprare il volume porpora.
E sappiate anche che lo rifarò, anche senza cercare di sabotare niente e regalando un po’ meno. E se non siete stati coinvolti in questo sabotaggio di algoritmi, ma volete essere coinvolti nei prossimi, mandatemi una mail (gelostellato gmail).
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Oltre ai citati, ci sarebbe un sacco di gente da ringraziare per la dose di positività ed entusiasmo con cui sono entrati in questa piccola follia. Non ci provo nemmeno, è impossibile ricordarli tutti. Spero che possedere o poter possedere il miglior libro di racconti in due volume del 2024 sia un ringraziamento sufficiente. 🙂