Bugia

Bugia

Fermati

Raccontami la tua bugia

Io ti racconterò

La mia

Cercami con la guancia il petto

Sarà solo uno mentre saremo due

Bicchieri

Sarò l’abbraccio profondo senza rete

Mentre senza rete

Catturiamo a mani nude una poesia

E una lingua parlerà strisciando

Sulla mia

Perché chi cammina sul bordo lo consuma

E sul confine, sulla linea, sulla sete,

Sul margine dove paura teme paura

Dove gli altri sono ciechi sordi e muti

E non c’è legge alcuna

Noi più veri o meno veri

Più grassi ossuti

Più seri, lisci, e non ricciuti

Lancette stanche sui quadranti altrui,

Noi rapiti, lame illuminate da stronzate

Da battute, doveri, aperitivi,

Ridiamo,

Ridiamo forte

Ridiamo da vivi.

Ridiamo un senso raramente

Alle notti, al mare, ai giorni conditi di niente

E maggio arriva:

Lucciola storpia, selvatica bruma,

Sanguigno demone germogliato fra le gambe

Senza averne alcuna.

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