Vinco cose, non vedo gente

Vinco cose, non vedo gente

Oh, è venerdì, e sti cazzi, e stasera arriva la news letter settimanale con le cose nuove e mica mi pare di aver fatto cose nuove, questa settimana. Cioè… almeno non mi pare di aver aggiornato il sito. Ma è un peccato, perché anche se non vedo gente, di cose ne faccio, anzi, in questa ultima ne vinco.

Da dove partiamo? Da ieri sera! Sono stato con Michi all’Astro a vedere i Karma, quei Karma, quelli là, di venti e passa anni fa, di cui ho la cassettina, cioè, la cassettina, vi rendete conto? Dicevo che è stato un concerto bellerrimo, super sciallo e con alle spalle un disco galattico. Ma davvero eh. Cioè, ci sarebbe da parlare un sacco, ma insomma… mettiamo che voi, i Karma, ve li ricordiate per Astronotus, (magari canzoni come Atomi, o che ne so, Avorio, oppure quelli ancora più vecchi, del 94, come La terra o Il cielo) ecco, sono passati quasi trent’anni  e sono tornati, con un disco nuovo, il terzo, K3 e la notizia è che è un discone. Tutto. Ascoltatelo. Neri relitti, un pezzone. Ma è pieno di pezzoni, e stavolta non sono derivativi, non sono grunge addictid, ma hanno la loro dimensione, ed è stato un piacere. Ma di che cazzo vi dovevo parlare? Ah, si, faccio cose vedo gente.

Allora… dicevo, Sabato scorso c’era la premiazione di Vôs de Basse, e avevo mandato cose. Tre poesie, un racconto, la traduzione di un racconto in friulano. Avevo fatto tutto in una notte, nei miei deliri di creatività letteraria. Insomma… ho vinto. Il racconto ve lo potete leggere a giorni su Contecurte,  ché tra qualche giorno lo metto. E vincere è sempre bello. Anche se poi pensavo di vincere 200 euro in libri, e pensavo di comprarmi quelli che mi servono per i corsi per l’abilitazione a prof, visto che ora che sono disoccupato e pieno di debiti mi stavano bene, ma invece si poteva pigliare solo libri della società filologica friulana, che ho già, quelli che mi servono, e quindi è stata una gran figata lo stesso, perché mi sono comprato i miei libri e li farò a pezzi per farne alcuni quadri e alcune sculture di carta. E poi è proprio bella l’idea di cancellarsi distruggendo i proprio libri, come per accelerare l’oblio. C’è da pensarci sù per ore, su questa cosa dell’accelerare l’oblio. Comunque qua un articolo volante su Contecurte e vi metto anche la foto. Ah, già, la cosa bella era che eravamo un bel gruppo di Contecurte, alla premiazione, e dava la sensazione di far qualcosa di buono, con quel sito.

Poi? Ah, poi c’è la notizia di ieri sera. Non ci crederete mai, ma… dopo tipo che ne so, vent’anni, o quasi, ho rivinto il trecento parole per un incubo. Ora… io non ho tempo per raccontarvi cos’è questo piccolo concorso letterario e di tutte le cose che ci girano attorno. Ne trovate molte anche su questo sito, sia dei raccontini mandati, sia delle cazzate accadute. La cosa figa è che il Trecento parole è un piezzecore. Era uno tra i primi concorsi letterari di quando è arrivato l’internet a portata di mano. 2003, credo, e i miei primi racconti li ho scritti per scheletri. Ne trovata una svalangata, e sono così ingenui e carini, soprattutto i primi, che fanno tenerezza e mi piace stiano lì. Vabbè,… dicevo, anche lì ho mandato non uno ma tre racconti, anche quelli scritti tutti in una notte nei soliti deliri letterari blablabla. E ho vinto.

A me piaceva molto Il generatore, ma ho vinto con Sepolti, che mica mi ricordavo di cosa parlasse, finché non me lo ha ricordato emanuela, e comunque tutti e tre finiranno nell’antologia, e vabbè, dai, è sempre divertente, che poi ci finisce dentro pure un racconto del vampiro, figo, e uno di giorgia, sulla talassofobia, che manco sapevo esistesse se non me lo diceva giulia k, e poi boh, basta, per la serie vinco cose e non vedo gente, direi che è abbastanza.

La chiudo dicendovi che negli ultimi tre giorni, oltre a imparare a volare, ho anche dipinto un mobile, cartonizzato. Ne avevo fatto uno ma questo è venuto meglio. Vi metto la foto qui sotto perché anche voi possiate rendervi conto che sono un fottuto genio.

E vi dico anche che se c’è un disco nuovo che dovete absolutly ascoltare, uscito oggi oggi, è quello di Massimo Silverio. Discone galattico pure quello.

Vabbè… basta va. che corro via come se avessi la talassofobia.

 

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