
Staresti bene qui

Staresti bene qui
Il culo che schiaccia
La sabbia
La sabbia
Che disegna il nostro peso e tu
Staresti bene
Col prosecco e i The National
Il Cappello migliore
E un disegno brutto
Sul notes
Che la mezza luna occhieggia
Indulgente.
Staresti bene
A ridere di due coglioni
Che si fanno brutte fotografie,
Dei cavalloni
Indivisibili di cui
Non conosciamo le poesie.
Staresti
Nel bacio, in equilibrio sulla lingua,
Nella mano, sul sesso spalancato
Staresti ferma, incredula,
Graziosa e perfetta.
Staresti nell’anafora ingenua
Come un chiasmo originale
A galleggiare.
Staresti così, adesso, e così
Non staresti più.