Solo il tin tin

Solo il tin tin

Irruente

La luce spande

Sui bordi sbreccati

Della giornata,

Non ci si sveglia mai

Del tutto, mai

Si sogna tutto

Ciò che vorrebbe il sogno.

 

Nei chiaroscuri

Trattenuti dalle ciglia

Guizzano occhiate,

Sciocchezze,

Rabbie passeggere,

Mutamenti…

 

Ci si alza sfiniti

Fradici di attenzione

Riflessi

Nella superficie vibrante

Di tenebra

Del caffè.

È un abbraccio cercato

Quel sollevar di spalle

Lo sbadiglio

Lo stropicciar di palpebra

Il trepestio dei tasti

Ma attorno c’è

Solo il tin tin

Del cucchiaino e ce

Lo farem bastare.

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