Piovve
Piovve.
L’acquazzone addomesticò i pollini
E le malinconie.
Non più bambini
O bambine
Cominciammo presto a grattare
Via dalla memoria i canti
E le preghiere.
La rosa rubata
Riposò orgogliosa
Tutta notte nel bicchiere
E sopravvisse
Sciogliendo il ghiaccio
Con le spine.
Piovve per poco
Tempo ma il suono
Raccolse spezzando
Ogni singhiozzo rimbalzato male
Sul marmo,
Sugli occhi neri,
Sulle lacrime insincere.