Baciami, piano
Baciami, Piano. Togliamo una mano dal mondo Il frullo delle dita verso la guancia Lasciamo scivolare i corpi nell'imbrunire. Baciami, Piano. Serriamo tenere le palpebre Le salive sciolgono distanze Sulla luna camminiamo solo noi e le nuvole. Baciami, Piano. Apriamo il cielo come un sesso Carezzato, fradicio di presente Ebbro di ciò che mai
Frêt, clip, cuet
Ancje vuê un frêt Un clip e un cuet E il cuet soi jo. Si pues ancje salvâ ducj Pierdi nissun Ma cui ti salvie te? Si pues cjalâ dut Di dongje Di Lontan Di stos Vioidi di lôr Viodi e veglâ Ma cui viodial Cui viodial di te? E ancje vuê Un frêt di
Piovve
Piovve. L'acquazzone addomesticò i pollini E le malinconie. Non più bambini O bambine Cominciammo presto a grattare Via dalla memoria i canti E le preghiere. La rosa rubata Riposò orgogliosa Tutta notte nel bicchiere E sopravvisse Sciogliendo il ghiaccio Con le spine. Piovve per poco Tempo ma il suono Raccolse spezzando Ogni singhiozzo rimbalzato male Sul marmo, Sugli occhi
Ciliegie, stelle, specchi
Le ciliegie non sono pronte S'attardano, s'imbellettano e non sono Pronte per essere rubate, Ma è pieno di stelle, Anch'esse acerbe, E i grilli le contano, Scrupolosi, e una E' Venere. Ma una stella Ogni tanto Precipita e annega Fra i marosi simulati Di una pozzanghera rotta Da uno pneumatico. La mano va, disegna,
Lucciole
Le lucciole fanno amicizia Cone le ciliegie Con le comete Con i grilli e le fte. Con le custodi dell'appassire Tiepide, fanno Spazio agli screzi Tra i chiaroscuri E l'imbrunire; E stanno Quiete Nelle segrete del giorno Volando su fossi e precipizi Su papaveri rossi Sul grano, loro intorno. E sui passi Che hanno scosso l'erba Cade
Vivere o morire
Non è nemmeno l'una e il sonno ha braccia forti e un cazzo in tiro che manco nelle canzoni trap. Ma resta che l'una sarà tra pochi minuti e io ho braccia forti contro il sonno, che prendono muscoli dalle
Arroganti
Si dorme ma fuori
C'è un buio arrogante
Tiepido
“Bestiario” di Juan Josè Arreola****
E' da talmente tanto tempo che non aggiorno questo sito parlandovi di un libro, che non ricordo più nemmeno come si fa. Ed è da quasi un anno che un libro, di quelli con solo le parole, e niente disegni,
Al baste
No ai bisugne di nuie O scolti i The National, e pes orelis Al baste O ai un sfuei di cjarte Blanc E pai dêts al baste Al plûf, dongje di me, Su la rie de linde E pe anime Al baste O ai un .doc Devant dai voi Par scrivi bausiis E
Delle menzogne, dell’incrociare le mani
Come si fa a riconoscere un momento? Ora, è un momento? Piove. Ho una tovaglia nuova piena di geometrie che rubano gli occhi. Birdy canta Skinny love, ma subito canterà Comforting sounds. Un geco arcobaleno mi ricorda come sopravvivere. Cinque righe