Daûr a murî
“O sin daûr a murî”
Mi dicevi
“Di cuant che o sin nassûts”
E io non ti credevo
Non ti credevo mai.
Così hai detto: “Cjale…”
Ed eravamo in processione
Un funerale, un santo, chissà…
E c’erano tutti
Tutti i tipi
I tipi di persona
Che conosco.
E avevi ragione.
“Ancje jo?”
Mi domandavo
“Ancje nô?”
Ti domandai
“Viôt tu”.
E io non vidi nulla
Ma seppi dove guardare
E guardai nel profumo della pratolina che grida d’allarme
Nel suono della turritella che si fa sabbia, sotto la suola;
nel riverbero dell’alba rara sulla riva di sassi umidi
Nello starnuto del vento dentro i ciliegi in fiore.
E guardo ancora
Par no sei daûr a murî
O almancul no cussì
Di presse.