Desiderammo
Desiderammo Le sponde del canale Infossate, tortuose, Di essere loro, Affacciate al finestrino Che ci portava al mare. Fummo Battaglia Merito Democrazia Del cuore. I punti segnati Sul cadere dei giorni Annerivano Senza marcire E noi decidemmo Di unirli. Nello spazio Inestistente Tra linea e segmento Danzammo E ancora oggi Danziamo Sorridenti.
Metastasi
Metastasi Cominciò con una stanchezza ingiustificata, qualche colpo di tosse. Poi arrivò, inarrestabile. Cancro è una parola che atterrisce, devasta, lascia sconfitti, getta anima e corpo in un pozzo stretto, riempito di fango, togliendo sensi e respiro. Eppure è una parola sporca di
“No sleep till Shengal” di Zerocalcare****
Mi va di aggiornare il sito! Lo pensavo oggi, mentre ero immerso nella Giornata Delle Commissioni. E mi è venuto in mente proprio perché pensavo che una cosa l'avevo letta, ed era Zero, e mi è venuto in mente lui
D’arpia
Mi basta una riga
Di penna
Tirata
Veloce a infrangere i
Stella privata
Non ho più tempo per scegliere
E tu hai la forza
Di un filo d'erba,<
Di una frenata
Creaturis… da leggere
Questo dovrebbe essere il sito di uno scrittore e servire a quello, ma a volte, quasi sempre, me ne dimentico. Un po' perché non scrivo più un cazzo, un po' perché scrivere di scrivere fa ridere già così, un po'
Il primo black
Il primo black russian
Gli ultimi lamponi
La luna piena
E il fuoco acceso.
Coce cui voi
Coce cui voi Al pare vie i cudui Il fûc impiât Trad: Zucca con gli occhi/ Scaccia le larve/ il fuoco acceso.
Dì di ospedâi
Dì Dì di ospedâi Colm di lune parsore Dal prin white russian Trad: Giorno d'ospedali/ luna piena sopra/ il primo white russian.
Grafie
O mangj il dentri di un pagnut Che al è tal frigo di cinc dîs E come un amôr di zoventût Mi jeri smenteât di lui E cumò al sa di carton E funerâl cence muart Ma istès Cundut Dal pan dûr di butâ vie Lu mangji e no