Noi che di noi

Noi che di noi

Siamo di quelli

Che mai si perdono eppure

Sempre si ritrovano

E siedono sullo stesso sasso

Ma da fiumi diversi osservano

Il solletico delle correnti sulle sponde,

Bordi del tempo;

I gorghi delle abitudini,

L’ombra dei nembi tremare sulla ghiaia

Dei fondali.

Abbiamo un solo abbraccio

Ci rende invisibili;

Danza

Aggraziata di passi nei mondi celati

E non ne conserviamo ricordo

Eppure

Mai è dimenticato.

Nella carne

Celebriamo l’incoscienza e dilaga

L’inconscio

Quando ci riconosciamo

Occhi negli occhi

Mano nella mano

Corpo nel corpo

Noi che di noi

Non riusciamo a fare un Noi.

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