Nel corpo che avevamo

Nel corpo che avevamo

Mi siedo con la voglia

Di cercare parole.

Versarle dal moscow mule

Sul retro di un compito

In classe non svolto.

Scrivo sull’assenza

Ne segno il confine

Della schiena col tratto

Mentre tu sei pioggia

E cavalchi

Il piccolo mare della nostalgia

Dove le sirene sono morte

E cantano sottovoce.

Ti ricordi?

Cercavamo nei quarti

Di luna i silenzi dell’intero

Sdraiàti

E attenti al bicchiere

Alle zanzare, alle stelle,

Dimenticavamo i nostri nomi

E di avere un corpo

Nel corpo che avevamo.

Eri matrice, derivata, integrale

Limite

E io numero, operazione, sfumatura.

Eravamo costanti

Nel teorema che descrive

La circonferenza del mondo

Con l’abbraccio.

Fate in fin di vita

Che bussano alla porta aperta

Dell’eternità.

 

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