Le stelle d’ìnverno

Le stelle d’ìnverno


Sono arrivate le stelle d’inverno e hanno 
La solita faccia, 
Di chi meraviglia e si meraviglia. 

Sono arrivate nella spaccatura 
Di buio, tra i tetti delle case, 
Approfittando del fumo dei comignoli 
Che ancora manca. 

Una, più luminosa, 
Ha appoggiato il cappello 
Sul campanile.

Una seconda
Scherzosa, 
Si è infilata fra rami 
Mesti dei cipressi 
Che difendono il cimitero 
E adesso fa cucù. 

Quelle che restano invece no, 
Loro stanno 
Lontane, da noi e una
Dall’altra. 

Qualcuna brilla e sembra 
Mangiarsi le unghie, 
Nervosa, 
ma poi viene mattina e tutto passa, 
Tutto va via, 
E anche la melanconia, finalmente, 
Riposa.

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