Sii tu sii tu sii tu

Sii tu sii tu sii tu


Mi serve una foresta di mani e mongolfiere,
Il sentimentale cigolio dell’umidità
Si farà strada tra le pieghe scaltre delle inquietudini.
Decollami!
Penserò di meno
Sarò felice
Ascolterò le canzoni come potessero farmi crescere 
Lingue e gambe.

Mi sono distratto.

Il caffè è così lungo che è arrivato in Cina
Rimbalzando sulla Luna
E delle tette appuntite della Dea Miruna
Ricorda il mormorio
Le preghiere
La quiete vergine delle sue notti illuni.

Sii tu sii tu sii tu
E non tu, se non sei tu
Quella che ammira i grilli che cantano la piazza.
Sii tu il grillo
Sii il suo salto
E la sua canzone
Le sue elitre spezzate nella casa di Asterione.

Il richiamo è mio
L’ho portato io
L’ho portato a spasso
L’ho portato con me
L’ho portato via
L’ho portato e lasciato nei voli delle favelle snelle. 
E si è perso si è…
Si è…
Sí.


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