"Il GGG" di Roald Dahl****
Si stava come le foglie a parlare del perché fossero giorni che mandavo in giro pezzi di ggg a destra e a manca in quando belli e divertosi, con juliette, e mi venne il ghiribizzo di sapere per cosa stesse la terza G di GGG.
Nel senso: Gentle Giant, okay, ma G che?
E allora cerca e cerca e cerca e dopo aver scoperto siti porno tedeschi, campioni di boxe, modi di dire dello slang dei rapper del lato nord-ovest del cortile della scuola del vicolo piccolo della settima boulevard di Springfield, ecco accadere l’imponderabile.
Tenetevi forte, perché potrebbe cambiarvi la vita!
GGG stands for… BFG!
Big Friendly Giant.
E non Great Gentle Giant
o Good GG
o che ne so, Galactic Gentle Giant.
No! In italiano is megl che english!
Okay… è stato un duro colpo, ma sono sopravvissuto, e proprio ieri l’ho finito di leggere. Eh sì, perché stavo leggendo un libro bello, storico, del Frappa, ma non riuscivo più a leggere, e ho smesso, e ora per ricominciare avevo bisogno di prendere la ricorsa.
E la rincorsa si prende con i libri per ragazzi, che si sta poco, che sono easy, e che insomma… si dovrebbe riuscire a finirli.
Ed è stato così, con questo GGG, ma c’è stato molto di più!
Mi sono divertito alla grande!
E poi è ovvio che rompevo il cats al mondo mandando a destra e a monca pezzi del libro.
Tipo, ve li metto pure a voi, così capite.
“Crocchia-Ossa si crocchia ogni sera due popollani e se li ciuccia per cena! Un rumore da spaccarti le orecchie! Un rumore di ossa crocchiate che si sente crizze-crazze per chilometri!”
“Qualche volta vanno anche in Inghilterra?” chiese Sofia.“Spesso. Loro dice che il popollo inglese ha uno splendido sapore di plum-cacca”“Non riesco proprio a capire che cosa vuole dire” disse sostenuta Sofia.“Non importa.” la rassicurò il GGG. “Io non può parlare sempre giusto. Qualche volta parla ingiusto.”
“Il GGG accennò col dito alle sue orecchie enormi come la ruota di un camion.” […]
“Lei cioè sente rumori che io non posso sentire?”“Confronto a me, tu è sorda come un budino!”
“Perché” disse Sofia arrossendo leggermente “se le bollicine scendono invece di salire, usciranno da qualche altra parte con un rumore ancora più forte e sconveniente”
“Con un petocchio!” esclamò il GGG raggiante”Noi giganti fa petocchi in continuazione!…”
Questo è il perché è bello, chiaro o scuro?
(Voi dovete rispondere “Chiaro”)
Insomma, fatto sta che le cose da dire sarebbero anche poche e posso elencare, che faccio prima.
1) sono una merdaccia perché dovrei averlo letto da piccolo, ‘sto libro, come si leggono le cose da piccoli, e io non l’ho fatto, e lo faccio adesso e me ne vanto e me la godo tutta. (Anzi, credo di godermeli molto di più)
2) Ci stanno per fare il film, e volevo leggerlo prima che uscisse, ‘sto film, che si sa, poi te lo cambia.
3) Tutto ciò che Dahl ha scritto, va letto. Questo è una delle regole del lettore me, che per motivi di tempo non rispetto, ma che non rinnego.
4) Si ride un sacco, con il GGG che parla, lo avete visto là sopra, ed è così spassoso sempre, dall’inizio alla fine.
5) è un libro di buoni sentimenti, certo, e molto cartoonesco, certo, ma ciò non toglie che non perde di vista il senso delle veritierità, e nemmeno una certa serietà nel trattare i temi tra le righe (l’orfanotrofio, i militari, la cattiveria umana, l’odio per la diversità)
6) Chi ha tradotto ha fatto un’opera monumentale, davvero (Donatella Ziliotto, direttrice di collana anche).
7) la relatività delle cose, qui, è trattata in modo sublime. Vedere come i soprusi siano fatti dai giganti sul gigante rende bene l’idea di come il giusto e l’ingiusto vadano pesati ogni volta, così come il mangiare e divorare bambini – molto horror, in nuce, molto easy come trattazione – viene, in un certo momento, quasi spiegato, facendo il raffronto con altri del mondo animale.
8) Sofia, la protagonista, una zolfanella, con la testa piena di pigne, ingegnosa e coraggiosa, riesce a essere sempre non petulante e non irritante, ma a oscillare tra simpatia e apprezzamento, il che, visto il suo ruolo, non era scontato. E aggiungo che non si piange mai addosso per essere orfana.
9) Era un regalo per le nipoti, questo, anzi, lo è, ma me lo ero tenuto indietro per leggermelo, e ho fatto bene. Anzi, benissimo!
10) Ci sono ovviamente i disegni di Quentin Blake, che tutti sapete quali sono.
11) E’ migliore della Fabbrica di cioccolato, per me.
12) E’ leggero, pur non essendo leggero, ed è un grandissimo pregio
Va bene, dai, basta elenco.
Come dite? Siete tra i pochi al mondo come me che non sanno nulla della storia?
No problemo.
Sofia, zolfanella, si sveglia di notte e sa che non dovrebbe guardare fuori, ma lo fa, e scopre un gigante, che la vede, e la rapisce, deve, e non la mangia, perché quello lo fanno già gli altri nove giganti che vivono nella terra loro, e che ogni notte escono a mangiare bambini, o umani in generale.
Ma li mangiano davvero eh, mica per finta.
Ma il nostro GGG è buono, parla in modo simpaticoso, e soffia i sogni nei sonni dei bambini, che prima cattura. Lui non mangia i popollani, ma i cetrionzoli, ma è solo sette metri, e non venti, come sono i cattivoni che lo bullano. Insomma… Sofia vuole salvare i bambini da scorpacciata future. E chi può aiutarla se non la Regina!
E’ tutto. E ora posso tornare a leggere altro, se ce la faccio.