Vigliaccate da offrire
Dove siete dove siete dove siete?
Io vi guardo
Da vicino
Ho un cuore che ha mani e piedi e labbra e mille
Vigliaccate da offrire.
Ditemi dove siete dài.
Quante sillabe avete, vi sento,
Che credete,
Delle orecchie ho fatto tesoro, ho fatto
Miseria e ho fatto
Vaffanculo
Ma vi guardo,
Da vicino,
Ho quasi compiuto tutti
I vostri anni, tutti insieme,
Ma contati uno alla volta.
Un uomo senza mani, oggi,
Mi ha dato tutto,
Non ho bisogno d’altro.
Mi avete legato le dita, ma non sciolto
Ogni deserto.
Ho la macchina piena di biscotti,
Sono stato in luoghi che hanno più occhi
Che braccia.
Un ubriaco ancheggia sul suo motorino, disegnando
Un infinito minore,
Schiuso,
Selvatico,
Incontaminato.
Gli chiederemmo ospitalità ma il rifiuto è una chimera
Morta,
Nel giardino della mortalità.