“Contis di famee” di Raffaele Serafini
CONTIS DI FAMEE di Raffaele Serafini Edizioni Kappa vu 2015, 128 pp., 12,00€ lingua friulana ISBN: 978-88-97705-61-1 Indice: Cyborgane jentrade Nol podeve jessi il diaul Anìn Supereroi Pennato Lache Al è miôr tignissale Regjine Là che lin doman Indenant, cussì Aghe rosse Gjat crot magne pantianis! Miedi e predi Gusto Spieli cence bramis Cyborgane jessude Dalla postfazione di Carli Pup "Le storie di Raffaele
Lume notturno
Lume notturno La zucca più piccola Incattivisce
Azzurri cuciti
Chi è stato chissà, A tagliare il cielo così. Dove ha nascosto la lama? Dove ha trafugato ago e filo Per cucire gli azzurri? Chi è stato a trovare Il tempo di cancellare con una gomma D'aria e vento l'orizzonte? E chi ha ricucito insieme i lembi? Domande inutili. Gli
“Dove si va da qui” di Simone Marcuzzi***
Ecco, l'ho finito. L'ho finito poco fa, qualche secondo fa, scrivo dal portatile, che non uso mai perché proprio non combino, con queste tastiere troppo delicate per le mie dita da boscaiolo mancato, e dopo aver finito la seconda lasko
D’aver dimenticato
Lassù c'è una ciotola, in equilibrio precario, Piena di buio, ma è solo Una luna molto lontana Dalla sua forma migliore, Che ha rovesciato tutte le stelle E a nessuno mai viene voglia Di raccoglierle. La nebbia che è venuta a trovarci, Poco fa, ha rifiutato la sedia, I
Ventre sporco
Quante inutili boccacce sprecate A cercare gli echi degli echi, Pensando magari si annullino. O si facciano Forti, Come la pioggia al sicuro Nel ventre sporco di una grondaia. Non è così. Ci incanta la pantomima malata Dell'ombra lunare, Eeppure bellissima, eppure sincera, eppure Sconosciuta, Quanto un coriandolo a un foglio Di