
"L'ultima traversa" di Paolo Maurensig***
Nella primavera del 1883 un nuovo parroco si insediò a Maria Himmelfahrt, un paesino del Tirolo sull’altopiano del Renon, compreso nella diocesi di Bolzano. Si chiamava Aloiz Bauer, aveva ventinove anni ed era sostenuto dalla fede e dall’entusiasmo propri della sua giovane età. Era di buona e ricca famiglia, e la sua vocazione sembrava autentica. Aveva studiato con grande profitto nel seminario della città vicina e, grazie ai brillanti risultati conseguiti, il vescovo gli aveva assegnato quella parrocchia rimasta vacante, la quale comprendeva, oltre al villaggio rurale, tutta una serie di piccole frazioni sparse lungo la vallata, per complessive ottocento anime, un numero che compensandosi tra morti e nascite rimaneva pressoché uguale da lungo tempo.
gigi
sì: Maurensig è a parer mio un bravo scrittore. Anzi un affabulatore notevole. Anni fa ho letto tutti i suoi libri. Naturalmente (data la mia età, la memoria svanisce) non ne ricordo se non la fascinazione, ma tanto basta.
Quanto alla novella in questione, che non conosco, mi permetto di dissentire da Culonia.
Renon, Soprabolzano, è un altopiano idilliaco dove ho soggiornato a lungo. Malgrado i suoi abitanti siano decisamente ostici, offre uno dei più bei paesaggi delle dolomiti che compensa la malagrazia altoatesina verso i terroni.
gelostellato
ahahah, hai ragione, hai ragione, ma il culonia è inteso come – appunto – posto ostico, isolato e difficile da raggiungere, che era proprio l'idea che ha dato nella novella, essendo ambientata nell'ottocento, dove culonia credo che lo fosse ogni posto montano oltre una certa quota. Ora Culonia in pratica è una chimera… a trovarle! :I