Terra cattiva
Gli accenti sono vagabondi, gli ordigni suicidi.
Certi alberi si spartiscono il cielo come una terra cattiva.
I bambini e i gatti non hanno il colore della simpatia,
Sono più sul grigio, sul crema.
Sull’orlo di una lentiggine ci sono crepacci e orridi
Per gli occhi meno allenati al volo.
Le cose belle stanno in mezzo al mare
Lontano
E sono zanzare o farfalle:
Le accomuna il non avere speranza.
Da sdraiati le costole si aprono come un ventaglio
Il cuore si dilata, si scioglie,
Annega le viscere e banchetta coi sogni.
Da sdraiati anche gli aquiloni
Ci mostrano le capriole.
Ai semafori e ai funerali
Compaiono spettri da ignorare.
Anonimo
Mi piace quel tuo essere osservatore di questo mondo che gira.
Ottima direi.
Elisa Sala