
"Il gatto e il cappello matto" di Dr. Seuss**
E cosa credevate, che mi fermassi al Grinch e a Ortone nel mondo dei Chi?
Eh no. Ho letto anche questo Il gatto e il cappello matto, una riga qua e una là.
Mi è piaciuto meno degli altri, devo dire. La trama è semplice e un po’ tirata per i capelli. Due bambini si annoiano, perché fuori piove, non sanno a cosa giocare, perché chiaro, sono delle merde (oggi come oggi, se piove, è festa, visto almeno possono stare sui games o sul pc senza che gli rompano le palle e gli dicano, Uscite che è una bella giornata) con poca fantasia.
Arriva the cat in the hat, e prima fa il giocoliere, poi tira fuori due Cosi e insomma… distruggono casa!
E la mamma?
La mamma non c’è, è chiaro, perché l’insegnamento – ossessivamente ripetuto dal pesce rosso, per altro figura simpatica nonostante il ruolo di vecchio brontolone – è di non fare entrare estranei in casa, o comunque, di non devastare la casa giocando con aquiloni e altri giochi che si devono fare all’aperto.
Certo, vorrei dire che l’insegnamento dovrebbe essere anche che non si lasciano due bambini a casa da soli, e che se proprio questi devono passare le ore a guardare la pioggia fiori dalla finestra, sarebbe meglio dargli un libro in mano, ma insomma… non voglio fare la pigna in cool e soprassediamo.
I disegni sono nella cifra del Seuss, e anzi, comincio a trovare un po’ un difetto il fatto che siano davvero troppo simili. Qui, mentre in Ortone c’erano un paio di tavole memorabili, non ce ne sono di bellissime, anche se c’è un buon intento di fare osservare ai piccoli lettori tutti gli oggetti che il gatto matto butta in disordine.
Insomma… è un libro carino, con le stesse potenzialità degli altri, ma qui non ci si riesce a immedesimare in nessuno. I bambini, sono inutili, il gatto matto è senza logica, il che può andare bene, ma poi alla fine risolve tutto e boh… allora tanto vale. Il pesce rosso, sì, lui potrebbe giocare da protagonista, ma alla fine fa il gregario.
Ho scoperto, piuttosto, che esiste il film, del 2003, con questo gatto davvero brutterrimo, tant’è che il film si è beccato un sacco di riconoscimenti negativi, e non credo sia solo perché c’è un cameo di Paris Hilton.
Vi lascio due immaginine, una del film, e una dei disegni di Seuss e per oggi nient’altro. Anzi, vi anticipo già che se per caso dovete leggere uno dei libri del Seuss, il migliore, per disegni e idee, è il quarto, che ho finito ieri sera tornando dal lavoro. E’ il Lorax, e quello, al di là del messaggio stucchevolmente ambientalista, ha una marcia in più, forse anche un po’ più carino di Ortone… ma di quelli vi dirò.
tapioca
"perché chiaro, sono delle merde"
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