
"Camilla e la luna piena" di Elisa Sala Borin***
Della decisione di Caterina si erano meravigliati tutti, compreso l’ultimo compagno che soffriva come un cane intuendo, dal comportamento della donna, che la loro relazione si stava raffreddando e rischiava di trasformarsi in una tenera amicizia.
E il povero Enzo della tenera amicizia non sapeva cosa farsene.
Capì a sue spese che era una bellissima gatta imprendibile. Spirito libero, indipendente e poco incline alle relazioni lunghe. Per cercare di tenerla le aveva promesso che non avrebbe dato da mangiare al gatto, e aveva ottenuto esattamente il contrario.
La donna aveva portato in casa Allori vestiti, lettiera, micio e bocconcini.
Aveva lasciato Enzo ancora incredulo e andò per spirito umanitario a rompere la pace domestica dei due vecchi, fra l’altro innamorati della gioia di vivere che Caterina seminava nel suo passaggio.
Maria e Antonio dopo l’uscita di casa della figlia, prima per gli studi poi per il lavoro, si erano abituati a vivere soli, aiutati da una brava donna del paese. Camilla tornava solo quando c’era la luna piena.
Ora, l’angoscia della scomparsa della figlia non dava requie, nemmeno nel sonno, alla madre. Il padre dormiva il sonno del giusto e aveva dei problemi che in fondo lo facevano vivere senza pensieri. Parte della giornata la passava in osteria giù al paese a giocare a carte con i vecchi amici e questo serviva a tenere la sua mente lontana. E quando ricordava Camilla, la pensava al lavoro. La moglie evitava in sua presenza di nominarla tenendolo al riparo da pensieri cattivi.
Ogni tanto Antonio cercava una busta, ma non riusciva a spiegarne la ragione. Anche il cane, per lui, era tornato il Tobia di un tempo.
E ora l’invasione pacifica di quel vulcano di ragazza aveva dato loro motivo di distrazione.
Anonimo
Ciao Gelo! Mi è piaciuta la tua recensione, ci sai fare, ragazzo. E per dimostrarti che ho letto il tuo pezzo per intero, ti dirò che conosco Elisa da tanti anni, non siamo parenti ed è davvero (come tu hai intuito) una persona amabile, sensibile, positiva e di una spontaneità a volte commovente: ti fa venire subito voglia di abbracciarla.
Magari una volta o l'altra ci andiamo a mangiare una frittura di pesce tutti insieme, nelle lagune venete, eh?
Ciao Gelo, un bacione da Fiorella
gelo stellato
Vedo che hai capito che l'avevo scritto solo per metterti alla prova 🙂
E comunque sì, frittura nelle lagune venete, con la primavera verranno anche quei tempi. facciamoli venire 🙂
Elisa Sala
Pensa! E chi sapeva di trovare la sorpresa. Non credere, non mi sono commossa come fanno i vecchi dalla lacrima facile: ancora in me non c'è ahahah
Erano le sette del mattino e tutto andava bene… Io il caffè e il pc…e poi compari tu!.
Questa, per me, è una recensione con le palle, e ci tenevo averla da te per il modo che hai di commentare i libri che leggi, fai venire la voglia di saperne di più nel bene e nel male.
Guarda che prendo in parola Fiore: Tutti insieme al mare a….
Grazie! E… un strucon
Grazie Gelo
gelo stellato
E ma sai, parlare dei libri che ti danno da recensire è sempre difficoltoso, che pensi che magari non hai capito una mazza del libro e l'autore poi viene e ti spezza i pondoli 🙂 ma di te so che non te la prendevi e i miei diti erano al sicuro 🙂
Ancora grazie, e al prossimo! 😉