Ti plagio? Ma ti plagio tanto?
Non vedo l’ora di scrivere questo post, davvero.
E quindi è un post del cavolo, che probabilmente cancellerò per scrivervi il raccontino e basta, come faccio di solito. Per questo posso mettere
Avrei voluto fare il disegno del racconto, e magari metterlo con i raccontini simpatici, le piccole storie di gelo. Lo farò, lo farò lo stesso, ma questa non è una piccola storia come tutte le altre…
Questo è l’ennesimo, meraviglioso, ultragalattico Plagio di gelo!
La sentite la mia tracotanza, vero? La mia boria, la vanagloria… no dài, scherzo. Mi sono solo divertito molto e stavolta è andata molto meglio del solito.
Ma voi, per godervi la gioia, dovete sapere tutta la storia.
Chi la sa già può saltare…
Allora, correva l’anno 2mila e non so quanto e successe quel pasticciaccio brutto di palazzo granaio, o meglio, al ritorno, e forse non era nemmeno da palazzo granaio ma dal giardino delle birra, anyway, io rubai il racconto castagne a Silente e scrissi bancarelle. Rubai non è la parola giusta, in effett.
Lui me lo raccontò e io ne scrissi uno uguale la sera stessa. Io arrivai secondo e lui più dietro, non ricordo dove. E aveva anche un buon racconto.
Poi fu la volta di Cristina, poveretta, alla quale proposi di essere plagiata. Accettò.
Scommettemmo un libro.
Lei aveva scritto Tsunami, e io scrissi Venti.
E anche stavolta arrivai davanti a lei.
Poi c’è stato un Poe de Copioni, ispirato a un Par de copioni, ispirato a questi plagi.
Poi è diventato difficile che gli altri mi dessero i racconti da plagiare.
Cioè… ridevano, Sì sì, te lo mando, ma poi, fuffa fuffa, non mi mandavano niente.
E io piangevo e non partecipavo ai concorsi.
Ma ecco di nuovo la mia rivincita.
Perché questo trecento parole lo so, a Cristina non gliene fregava un cats di scrivere di meglio e allora ha plagiato un racconto di Fithz Hood con il suo racconto Competizione.(non ha nemmeno cambiato il titolo!).
Ho fatto quindi il plagio del plagio del plagio.
Avevo proposto al Vampiro di fare anche lui un plagio, per ottenere il plagio del plagio del plagio del plagio, ma niente, non ha voluto. Ha preferito plagiare se stesso, ha scritto Estinzioni che è la rivisitazione di Leggende.
Insomma, per farvela breve, lei è arrviata di nuovo dopo di me, che poi sono pure arrivato tre, con il mio racconto MEDICINA, chiaramente plagiato dal suo. Che poi, se vi state chiedendo il peché di quell’immagine, beh, se io sono arrivato tre, gigi è arrivato uno, lo stronzo, plagiando un racconto di Ian, con il suo pacco, anche se non lo ammetterà, a meno che lui non abbia plagiato me, con la mia scatola, ma chi può dirlo… Qua è tutto un plagia plagia… 🙂