"Moto ondoso stabile e altri racconti" di Anne Tyler****
Velocissimi!Questi racconti di Anne Tyler si leggono davvero in un attimo. E sono strani
Le schiene degli spettri
Il tempo è come una fune tesa, immota, Senza padroni. Tu arriverai, Le tue carezze avranno abiti leggeri, L'animo dell'edera e del mughetto. Cingerai di pelle la pelle, Le penombre dilateranno il buio Caldo del contatto; Sbiadirà l'affresco, muto, Graffiato alla buona sui muri sottili Della tua ingenuità. Disegneremo un animale
Due mani e la fine del nocciolo carnoso
Stamattina ho deciso di andare sul fiume. Sul tagliamento, sì, proprio lì dove c'è quel tronco bruciacchiato laggiù, ché poi vicino c'era l'acqua più profonda - quella là che diventa più blu - e potevo farmi il bagno. Non c'era nessuno.
Tienimi
Tienimi le mani, Ché nessuna ombra di pelle vada Sprecata, Intrecciale, Come faresti con una borsa, Che trabocca di minute Meraviglie, Ma senza segnarti le dita. Poggiami delicata, Sulle infinite mensole pulite, Tra un pensiero e l'altro, Ché non si graffino, Né offendano, Né sfuggano, Lontani, Feriti o confusi, Ma restino intatti E sereni. Tienimi al caldo
"American Dust" di Richard Brautigan****
C'è una piccola storia, dietro questo piccolo libro.E' stato, potenzialmente, il mio libro del primo dell'anno.Dico potenzialmente, perché poi, invece, mi sono letto I ragazzi di Anansi, al primo dell'anno, ché me l'aveva prestato Luca e non ho saputo dire
Una carezza in più
Chiedimi sottovoce Se ho trovato parcheggio Vicino alla Luna, O se ho dovuto camminare Nel fumo vomitato dalle stelle Troppo stanche per brillare. Ti dirò che ho una valigia di conchiglie, Gonfiata di maniglie e lampadine, Che ho staccato alle prigioni Dove ho rinchiuso i miei giacigli. Ti dirò che
Anafore
Foto non mia ma di Jessica Z. :) Ho voglia di anafore, Di un mare da tenere in mano Mentre le linee del palmo generano burrasche. Ho voglia di anafore e di preghiere, Con le parolacce e i gemiti, Da recitare alle stelle per vederle applaudire. Ho
Acrobati, missili e immensi draghi.
Andremo via, Acrobati aggrappati alle cannucce E le suole a far presa Sul tintinnio del ghiaccio. Saremo mani di colore nella camera D'aria Di una bicicletta che ha fatto il giro del mondo Con una sola pedalata. Costruiremo pianeti di vestiti Stropicciati E i missili per andarci. Avremo tempo da infilare Di
"Il tenente Sturm" di Ernst Jünger***
Bene. Fuori ci sono delle stelle bellissime, ascolto Cornell che canta Billie Jean, sto finendo il mio ultimo bicchiere di sangria - deliziosa - , il cane lupo di mio zio nuovo si chiama Imu ed è bellissima, anche se
Come si cresce un albero
Io premuto contro il futuro, I suoi denti di vetro, Le malattie, L'argento a distrarre gli occhiali. Ché ho coltivato sempre, Dicevano, Il solo nella compagnia, Il ruvido nella melodia, Il sano nella follia. Ché ho cresciuto me Come si cresce un albero, Bagnato di sguardi e screziato Delle cattiverie che riserviamo Alla