Maggio 2011

Hai avuto la facciaDi miele,Un soffio,A incapricciarti di deboli rughe. Hai avuto gli occhiDi porcellana,Una mano sapiente,A dipingere le iridi. Hai avuto labbraDi cera,Profumate,Da sciogliere e liquefare,E pelle troppo sottile,Da guardarti i seni e vedertiIl cuore. E hai avuto maniDi buio,Con carezzeDa bucare

Contempla ancora le rose,Seminate sugli occhi morti del tempo,La terra l'han portata le lucciole,La pioggia è venuta camminandoDal mare più vicino. Contempla la nebbia,Chiara e stellare,Carezza sulle guance calde del respiro,Fame abbandonata,Sole sulle ferite. Ora soffia fuori il ventoChe hai rubato alla

Abbiamo raccolto il desiderioCon le mani. Pungeva pocoE aveva lo sguardo come una fraseDai capelli lunghiE le labbra di seta. L'abbiamo consumatoPer conservarlo,Con mani e bocche e sessi e pelle. Avanzava barcollandoLungo i nostri corridoi,Fingendosi storpio,Celando l'uragano.