Aprile 2011

Ci perdiamo dentro quei giorni,Bambini capricciosi in fila nel bosco,In cui gli orologiSembrano mettere le gambe,E saltare a piedi unitiSulla gola dei sorrisi. E perduti,Bambini scalzi nell'acqua ora troppo fredda,Ricamiamo i minutiIn faccia alle ore,Ma non sappiamo cucire,Nè piangere.

Ha grossi seni, acume nel petto eVello scuroChe danza sulle carni. Occhi morti sulle braciSfrigolanoInnanzi al suo pastoDi parole vuote:Promesse e minacce e inchini e bestemmie. Il mostro,Farcito di bottoni,Sputa un grumo di pelleE lacrime,Masticato con la menzogna. Un catafalco di ossa ePlasticaSi