"La morte malinconica del bambino ostrica" di Tim Burton***

"La morte malinconica del bambino ostrica" di Tim Burton***

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Se penso che questo doveva essere l’alternativa al mio libro del primo dell’anno… beh, per fortuna che ho scelto Celestini, perché sennò mi sarei irritato parecchio.
Non ce l’ho con Burton eh, intendiamoci.
Le sue filastrocche sono graziose e le sue illustrazioni sono pregevoli, degne del suo mondo e in puro “nightmare before Christmas style“. Alcune, sono davvero geniali e il suo modo di sedersi a metà tra la fiaba e l’inquietudine, creando di fatto mondi paralleli, è straordinaria.
E avendo a disposizione quelle immagini, poi, le sue storiestrocche hanno bisogno di poco, per camminare e reggersi in piedi.
Ma appunto, le SUE storie… quelle riportate in fondo al libro, in lingua originale…
Già perché la traduzione…
Ziomerenda senza en. La traduzione…
Vi faccio un esempio, uno solo, perché già a farvene uno mi girano i coioni.
Parte finale della versione italiana della storiastrocca “IL BAMBINO MUMMIA
E quando è tardi
e il sole si fa un lumino
il bambino Mummia porta
il suo cane al giardino

Il giardino era abbandonato
c’era solo uno scoiattolo
con un barattolo
che andava alla festa strana
di una bambina messicana.

E fu in quella notte
d’aria di tempesta
che i bambini videro
quel cane di cartapesta

– guardate che pignatta
sarà piena di cioccolata
– disse un ragazzino –
diamole una botta
Presero una mazza
di legno e in testa
lo colpirono in pieno

Il bambino Mummia 
cadde così e poco dopo morì.

Dentro la sua testa
non c’era cioccolata
ma scarafaggi
più o meno, tanti.

Non è tanto bella, vero? Manca ritmo, le rime sembrano messe accazzo e anche il senso svapora, con i bambini che vedono il cane e poi sfracassano la cucurbita al Mummy boy…

E allora, ecco:

It was late in the day –
just before dark.
Mummy boy took his dog
for a walk in the park.

The park was empy
except for a squirrel,
and a birthday party for a Mexican girl.

The boys and girls had all started to play,
but noticed that thing that looked like papier mâché.

“Look, it’s a piñata.”
said one of the boys,
“let’s crack it wide open
and get the candy and toys.”

They took a baseball bar
and whacked open his head.
Mummy Boy fell to the ground
he finally was dead
Inside of his head
were no candy or prize
just a few stray beetles
of various sizes.

Vi basta? Serve dire altro?

Il traduttore è Nico Orengo, pace all’anima sua, ma io veramente non sono riuscito ad apprezzarla, la sua traduzione. E mi sono chiesto, non lo so, se lui, grande autore di filastrocche in italiano, magari non avesse molta esperienza di traduzione. Magari ce ne aveva tantissima, forse, ma allora non aveva esperienza di Burton, perchè la versione italiana sono quanto di più lontano ci si possa immaginare dai suoi disegni, cosa che la versione inglese, invece, non è.
Dunque?
Dunque lasciate stare, ma lasciate stare proprio, la versione italica, oppure accompagnatene la lettura a quella in lingua. E già che ci siamo, forse, lasciatele tutte e due sullo scaffale. 70 % di bellezza del libro è nei disegni, e ve li potete sfogliare e guardare in libreria.
Nelle storie soprattutto, i disegni la raccontano da soli.
Anzi, facciamo così…
Alcuni tra i più suggestivi (o quelli che io ritengo tali, insomma), ve li cerco e ve li metto qui sotto io, così siete contenti e non dovete googlarli voi.
Ah… il libro si legge in meno di un’ora, eh, e costa 11 euri, pur risalendo, oramai, al lontano ’97.
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Il bambino coi chiodi negli occhi
La bambina che fissava
Il bambino Supermacchia
La bambina Voodoo
Quel Bidone di bambino
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James (colpito da un orso incazzato)
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La Regina Puntaspilli

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Una foto di gruppo, che non è nel libro, comunque, e non mi pare di paternità Burtoniana, ma ha tutti i personaggi.
Cosa resta da dire de La morte malinconica del bambino Ostrica? Tanto per cominciare che non gli ho dato due stelline perché, ma tre, perché con quei disegni, è senza dubbio un qualcosa che fa piacere avere, possedere, e magari sfogliare di tanto in tanto.
E un’altra considerazione, che dà valore al libro. Dopo averlo letto, se un cervello riesce a superare i livelli minimi di fantasia, è impossibile non lavorarci sopra e immaginare storie e rapporti tra i protagonisti delle filastrocche. Anche solo partendo da immagini, una storia d’amore gay adolescenziale tra il bambino tossico e quel Bidone di bambino la vedo già come una storia col botto. Per non parlare del bambino coi chiodi negli occhi che parte in trip per la bambina con molti occhi, o del bambino superMacchia che vuole salvare la bambina Voodoo… Insomma… Burton ne aveva, all’epoca di questo libro… ne aveva parecchio.
Il mio bambino preferito? Due. La staring girl e la ragazza con molti occhi (nella foto la prima da sinistra :).
E il vostro?

Aggiornamento: sul tubo ci sono le avventure di Stainboy che affronta gli altri bambini burtoniani
Vi lascio questo 🙂

Comments

  • 20 Febbraio 2011

    Ecco…
    Grazie per l'avvertimento!
    Perché il librino, così a vederlo, è davvero carino e l'avrei comperato (in italiano) sicuramente se l'avessi avuto fra le mani in libreria!

    Ora lo comprerò lo stesso, ma in inglese… e meno male va' se no sai quanto smoccolavo per 11 euro buttati via!

    reply
  • 21 Febbraio 2011

    @vampiro,
    deficiente, ha cancellato entrambi i commenti
    rimetticeli

    @Michela
    l'edizione è sia in italiano sia in inglese, io intendo solo di non leggere quella in italiano 🙂
    però se trovi a meno soldi l'edizione con solo inglese è ottimo 😀

    reply
  • 21 Febbraio 2011

    Ultimamente sono avvelenato coi traduttori italiani. Dopo aver trovato parolacce (inesistenti nella versione originale) su un romanzo di Jack London, non mi meraviglio più di niente.

    reply
  • 21 Febbraio 2011

    Bo', tolto il primo Batman che da ragazzino c'ero andato in fissa, a me Burton non mi ha mai detto molto.

    E magari tradurlo meglio è semplicemente impossibile… o per dire a me suona male pure in inglese.

    Simone

    reply
  • Vampiro
    21 Febbraio 2011

    non so perchè li abbia cancellati, forse perchè ho messo link esterni. ma che cavolo di filtri hai impostato, stronzone?
    dicevo che c'è un corto di youtube molto carino su Stainboy, val la pena guardarlo. si chiama Stainboy and the girl who stares (mo il link non lo metto, hai il titolo, cercatelo se ti va).
    p.s. è in inglese, quindi non ti avveleni con la traduzione 😉

    reply
  • 21 Febbraio 2011

    sì. strano che si mangi i commenti
    mi sa che è proprio colpa del link youtubico
    comunque stasera vado a guardarmelo
    grazie!
    🙂

    reply
  • 21 Febbraio 2011

    Un’ombra di sospetto ce l’avevo, però adesso che mi confermi… col prepuzio del barboncino, che lo prendo!

    Simone, a me era piaciuto anche il secondo Batman, con Michelle “Catwoman” Pfeiffer e Danny “The Penguin” DeVito.

    reply
  • Anonymous
    21 Febbraio 2011

    Ne avevo parlato secoli fa.

    La traduzione italiana è vomitevole, davvero, mi ricordo che in una filastrocca il traduttore ci mette pure il viagra, porco uomo, da prendere a bastonate dalla mattina alla sera, così per sport.

    Che nausea.

    Ian

    reply
  • 26 Febbraio 2011

    E Beetlejuice? E Edward mani di forbice? E Il mistero di Sleepy Hollow? E Big Fish?
    Dove li mettiamo eh??
    Ma che belli sono 'sti disegni?

    reply
  • 26 Febbraio 2011

    Mah… in effetti in tutti i lavori di burton io qualcosa di buono l'ho trovato
    idee, se non altro

    reply
  • Anonymous
    6 Luglio 2011

    io lo porto all'esame Tim burton con l'analisi di alcune sue poesie tra queste.. anche se tradotte male portano comunque ad un significato molto profondo..e comunque per un fan di Tim 11 euro si possono spendere. preferisco avere qualcosa di tangibile che un gruppo di pixel nello schermo.

    reply

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