Settembre 2010

5 euro all'automaticoPer fotografare il ventoA suon di lampiE piegare la schiena ai brividiCome fosse asfaltoBagnato.Le raneSono morte.AttraversanoI rattiMa non rubano niente,Nelle nostre tascheE' già tempo di germogli,GioielliE finestre socchiuse.L'autunnoQuest'annoSarà giustiziato in tempo.

Hai legato tutti gli alberi del mio boscoLi hai tessutiIntrecciando la pelle alla corteccia,Scuoiando arcobaleni,Grattando via gli occhiAlla noia e al disprezzo.E su quella telaHai dipinto con le maniFiori di schiuma,Farfalle di carta,Bolle di sapone.Poi mi hai svegliato.Sotto quel tettoAspettavamo

Fari lontaniPrendono forma e fanno un inchino.Forse sono giorniChe conosco.Li raggiungoE peso le parole,Gliele ficco in tasca,Per fermarli,Rallentarli.Li riconosco subitoSenza guardarli in faccia:L'auto nuovaIl voto miglioreTette avute e non meritate

Un orologio fermoMi chiede se ho tempo per lui.Cerco nelle tasche, In bocca al lupo,Dietro le tende appeseAlle nuvolePer riparare panoramiChe non mi sembravano guasti.L'orologio,Deluso,Mi guarda e mi confessaDi non essere un birillo.Inutilmente,Gli dico di sì.